Approfondimenti Anche i brand di lusso si affidano all'IA
Marina Londei
3' 37''
18/03/2024

Il mondo del lusso sta sperimentando la potenza dell'intelligenza artificiale per migliorare le esperienze di acquisto dei consumatori.

Anche i brand di lusso si affidano all'IA

Anche i brand di lusso hanno scelto di affidarsi all'IA: numerosi marchi intorno al mondo, da Louis Vitton a Gucci, stanno integrando i tool di intelligenza artificiale nei propri processi non solo per aumentare la produttività, ma anche per offrire ai consumatori esperienze personalizzate e di valore.

Neil Sahota, Master Inventor IBM e professore presso la UC Irvine, spiega che anche nel mondo del lusso l'IA va a complemento della capacità umana, permettendo ai brand di spingersi oltre i confini del "lusso tradizionale". L'intelligenza artificiale consente ai brand di personalizzare l'esperienza di acquisto dei clienti, sia offline che online: ne è un esempio il Virtual Advisor di Louis Vitton che usa l'IA per elaborare consigli d'acquisto su misura e migliorare il customer service.

Burberry, tra i primi brand di lusso ad abbracciare la digitalizzazione, sta usando l'intelligenza artificiale per potenziare l'interazione coi consumatori, sia online che negli store, permettendogli di vivere un'esperienza d'acquisto unica.

Unendo l'IA a tecnologie come la realtà aumentata e virtuale si dà la possibilità ai consumatori di indossare i capi virtualmente, così da scegliere meglio gli articoli da acquistare. Dior ha già sperimentato l'AR per far provare ai clienti gli accessori in vendita, mentre Nordstrom sta sperimentando degli specchi digitali che consentono ai consumatori di provare virtualmente vestiti e accessori.

L'IA consente anche di elaborare enormi volumi di dati relativi alle preferenze dei consumatori per migliorare le scelte di design. Gucci ha utilizzato l'IA per aiutare i designer ad anticipare i trend di moda e creare collezioni più vicine ai gusti dei clienti. 

Pexels
brand di lusso

I brand di lusso hanno scelto l'intelligenza artificiale anche per diventare più sostenibili: molti marchi usano questa tecnologia per ottimizzare la supply chain, ridurre i rifiuti e utilizzare materiali sostenibili. L'analisi dei dati potenziata dall'IA consente inoltre di prevedere il volume di richieste in modo più accurato, permettendo ai brand di adattare la produzione all'effettiva richiesta di mercato. 

L'intelligenza artificiale è utile anche per combattere il fenomeno della contraffazione, riconoscendo gli articoli originali da quelli falsi; ciò permette di proteggere l'integrità del brand, ma anche di garantire ai consumatori che i loro acquisti siano autentici. 

L'IA per il marketing

Anche nel mondo degli articoli di lusso il marketing è fondamentale per il successo del brand e l'intelligenza artificiale è ormai un elemento imprescindibile per mantenere la propria posizione nel mercato.

L'IA aiuta a creare campagne più efficaci, puntando ancora una volta sulla personalizzazione: i brand possono analizzare i dati dei consumatori per creare delle vere e proprie narrazioni che si adattano all'audience.

Il marketing, spieha Sahota, diventa un modo per raccontare delle storie che incarnano il tono del brand ma anche i desideri dei consumatori; questo comprende, tra le altre cose, consigli di stile o informazioni sui prodotti di maggiore interesse.

Sfruttando l'analisi del linguaggio, i brand possono comprendere i propri clienti a un livello più profondo, effettuando quel che viene chiamato "micro-segmentazione" per garantire un marketing di precisione. Sapere come rivolgersi al singolo consumatore massimizza il coinvolgimento e quindi la conversione.

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brand di lusso

Attenzione alle sfide dell'analisi dati

Quando si parla di analisi dei dati dei consumatori emergono sempre degli ostacoli legati alla privacy, all'etica e ai possibili errori. I modelli e gli strumenti in uso devono rispettare i principi di trasparenza e i brand devono assicurarsi che gli algoritmi siano equi e senza pregiudizi.

La privacy è sicuramente uno degli aspetti più importanti di cui tenere conto: fino a dove si può spingere l'analisi per delineare i desideri dei consumatori? Se sfruttare le informazioni degli acquisti passati non è un problema, usare dati relativi al tempo passato a guardare un articolo, il numero di negozi visitati o sfruttare le registrazioni audio nei negozi per elaborare pubblicità targetizzate sono questioni molto complesse da risolvere.

Affinché l'intelligenza artificiale sia davvero di aiuto, i brand dovrebbero preoccuparsi di risolvere queste sfide il prima possibile assicurandosi che le loro operazioni di marketing siano sempre rispettose della privacy degli utenti.

L'IA apre enormi possibilità al mondo del commercio di lusso ed è in grado di aumentare notevolmente le capacità di designer e professionisti del marketing. Con l'intelligenza artificiale, sottolinea Sahota, il lusso non diventa più solo un prodotto, ma una vera e propria esperienza. 

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