Tecnologia Questa azienda ha perso clienti per colpa dell'AI
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19/05/2025

L'intelligenza artificiale ruba clienti a Chegg: l'uso di AI da parte degli studenti riduce la domanda di servizi educativi, causando licenziamenti nell'azienda.

Questa azienda ha perso clienti per colpa dell'AI
Il colosso dell'edtech Chegg licenzia il 22% del personale a causa dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul suo business. L'azienda californiana, che fornisce servizi di supporto allo studio per studenti, ha annunciato lunedì il taglio di 248 dipendenti e la chiusura degli uffici fisici negli Stati Uniti e in Canada entro fine anno.

Il CEO Nathan Schultz ha spiegato che le "tendenze macroeconomiche continueranno a mettere pressione sulla nostra azienda e le tendenze di business peggioreranno prima di migliorare". La decisione arriva dopo anni di calo dei ricavi e perdite significative, con una diminuzione di quasi mezzo milione di abbonati nel terzo trimestre del 2024.

L'impatto dell'IA sul business di Chegg deriva principalmente dal fatto che gli studenti, il target di riferimento dell'azienda, stanno già utilizzando autonomamente strumenti di intelligenza artificiale per studiare, risolvere problemi e scrivere saggi, riducendo così la domanda dei servizi offerti dalla piattaforma.

L'IA sta cambiando le abitudini degli studenti, minando il modello di business di Chegg.

Per contrastare questa tendenza, a febbraio Chegg ha intentato una causa antitrust federale contro Google, accusando il gigante tecnologico di utilizzare in modo sleale la funzionalità di riepilogo AI nelle ricerche, che secondo Schultz "ha ingiustamente trattenuto il traffico che storicamente arrivava a Chegg, impattando le nostre acquisizioni, i ricavi e i dipendenti".

L'impatto dell'IA sull'istruzione e sul mercato del lavoro

La situazione di Chegg evidenzia come l'IA possa influenzare indirettamente le aziende, modificando le abitudini dei clienti principali. Questo scenario richiede a tutte le imprese di monitorare attentamente l'impatto dell'intelligenza artificiale sul proprio mercato di riferimento.

Inoltre, emerge una questione più ampia riguardante le competenze dei futuri lavoratori. Con l'uso diffuso dell'IA nelle università, come riportato da un recente articolo del New York Magazine che sottolinea come "praticamente tutti" gli studenti universitari utilizzino strumenti di IA per i loro studi, le aziende potrebbero trovarsi di fronte a neolaureati fortemente dipendenti dall'intelligenza artificiale e carenti di competenze chiave necessarie per gestire il business.

Questa tendenza solleva interrogativi sul futuro dell'istruzione e sulla preparazione della forza lavoro nell'era dell'intelligenza artificiale, richiedendo una riflessione approfondita su come bilanciare l'uso dell'IA con lo sviluppo di competenze critiche e autonome.

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