Il gigante tecnologico Oracle ha dimostrato che la crescita del cloud computing non dipende esclusivamente dall'intelligenza artificiale, registrando risultati finanziari che hanno superato le previsioni aziendali grazie a una domanda straordinaria per i servizi cloud tradizionali. I numeri del quarto trimestre 2025 raccontano di un'azienda che ha saputo cavalcare l'onda della trasformazione digitale globale, con ricavi che hanno toccato i 15,9 miliardi di dollari. La performance ha convinto gli investitori, spingendo le azioni Oracle verso un rialzo dell'8% nelle contrattazioni after-hours.
La fame insaziabile del mercato cloud
Larry Ellison, presidente e direttore tecnologico di Oracle, ha descritto agli investitori una domanda per i servizi cloud che definisce "astronomica" e "insaziabile". Durante la conference call sui risultati trimestrali, Ellison ha rivelato un episodio emblematico: "Recentemente abbiamo ricevuto un ordine che diceva: prenderemo tutta la capacità che avete, ovunque sia. Potrebbe essere in Europa, potrebbe essere in Asia, prenderemo tutto". Un tipo di richiesta che l'azienda non aveva mai ricevuto prima, costringendo Oracle a riorganizzare le proprie risorse per soddisfare le esigenze del cliente.
I servizi di infrastruttura cloud tradizionale (IaaS) si sono rivelati i veri protagonisti di questa crescita, generando 3 miliardi di dollari di ricavi nel trimestre con un incremento del 50%. Su base annuale, il comparto IaaS ha fatto ancora meglio, crescendo del 51% fino a raggiungere 10,2 miliardi di dollari, mentre i ricavi da consumo sono balzati del 59%.
L'accordo gigantesco con TEMU
Senza inizialmente rivelare il nome del cliente, Ellison ha successivamente confermato che Oracle ha siglato un "accordo gigantesco" con TEMU, la controversa piattaforma di e-commerce cinese. La scelta di TEMU come partner ha sollevato alcune perplessità, considerando che l'azienda è stata accusata di rivendere prodotti realizzati con lavoro forzato e di sfruttare scappatoie fiscali per danneggiare le piccole imprese al di fuori della Cina.
Il Center for Strategic and International Studies, think tank statunitense, ha descritto TEMU come un "programma spyware per la raccolta di informazioni" mascherato da sito di e-commerce. Nonostante le controversie, Ellison ha sottolineato che si tratta di "un'azienda molto grande che sta crescendo estremamente rapidamente e che sta fondamentalmente spostando la sua infrastruttura su Oracle Cloud". L'esperienza maturata con TikTok fornisce a Oracle le competenze necessarie per gestire aziende cinesi considerate sensibili.
Oltre l'intelligenza artificiale
Un aspetto particolarmente significativo dell'accordo con TEMU è la sua natura completamente slegata dall'intelligenza artificiale. Ellison ha tenuto a precisare questo dettaglio per dimostrare che Oracle sta prosperando in molteplici mercati, incluso quello dei database che rappresenta il core business storico dell'azienda. Il risultato che ha maggiormente entusiasmato il dirigente riguarda la crescita del 115% trimestre su trimestre dei ricavi generati dai database Oracle in esecuzione su Azure e AWS, con previsioni di ulteriore crescita a tre cifre per l'anno fiscale 2026.
Investimenti record e prospettive future
Gli analisti finanziari hanno accolto con favore i risultati di Oracle, che si sono posizionati nella parte alta delle previsioni precedenti. Particolarmente impressionante è stata la spesa in conto capitale trimestrale di 21 miliardi di dollari, superiore di 5 miliardi alle previsioni. La CEO Safra Catz ha spiegato che i picchi di investimenti di Oracle coincidono con il completamento della costruzione dei datacenter e l'acquisto delle attrezzature necessarie per renderli operativi.
Le previsioni per il prossimo trimestre indicano una crescita dei ricavi tra l'11% e il 13%, mentre Catz ha anticipato che la spesa trimestrale in conto capitale potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari nel prossimo anno. Se mantenuti per tutto il 2026, questi investimenti equiparerebbero Oracle a colossi come Google e Microsoft in termini di spesa per infrastrutture. L'azienda potrebbe anche rivedere al rialzo le previsioni a lungo termine di 104 miliardi di dollari di ricavi annuali entro il 2029.