Gpt-3 ha avuto un grande impatto nella percezione del livello di efficacia dei sistemi di scrittura basati sull’intelligenza artificiale; questo progetto, che ormai ha due anni di vita, ha infatti saputo dimostrare come un sistema autonomo sia effettivamente in grado di scrivere in maniera convincente.
In questo intervallo di tempo sono emersi anche limiti e problemi, ma Gpt-3 è stato sicuramente un progetto rivoluzionario per la qualità e la pertinenza dei testi generati.
Voci molto accreditate segnalano come il successore di questa tecnologia, chiamato informalmente Gpt-4 (la denominazione ufficiale non è stata ancora annunciata) sia in corso di sviluppo e dovrebbe essere rilasciato nel corso del prossimo anno.
Mentre cresce l’attesa, però, OpenAI ha lanciato senza troppo clamore una nuova serie di modelli di intelligenza artificiale basati su Gpt-3.5, una versione riveduta e migliorata del progetto originale.
Un chatbot generico
La prima implementazione di Gpt-3.5 è il nuovo ChatGPT, un chatbot molto evoluto e non specializzato, capace quindi di lavorare in un ambito piuttosto vasto: durante la presentazione pubblica, per esempio, ha affrontato argomenti molto diversi tra loro, come la programmazione, la spiegazione di concetti scientifici e addirittura la generazione di sceneggiature.
OpenAI ha rivelato che Gpt-3.5 è stato addestrato a partire da testi e codice pubblicati prima del Q4 2021. Così come GPT-3 (e, più in generale, tutte le AI dedicate alla generazione dei testi), anche la nuova versione ha imparato le relazioni tra frasi, parole e parti di parole elaborando enormi quantità di contenuti dal web, tra cui centinaia di migliaia di voci di Wikipedia, post sui social media e articoli di attualità.
Gpt-3.5 non è stato addestrato come uno strumento monolitico; al contrario, OpenAI lo ha utilizzato per creare diversi tool ottimizzati per compiti specifici, ciascuno disponibile tramite l'API OpenAI. Secondo gli sviluppatori, i risultati sono molto interessanti: i nuovi strumenti riescono a elaborare meglio gli input e sono in grado di creare testi più verosimili.