Tecnologia Nvidia: "Non serve più saper programmare"
2' 36''
12/06/2025

Il CEO di Nvidia Jensen Huang sostiene che l'AI permette anche ai non programmatori di creare codice, una tendenza che coinvolge pure il CEO di Google.

Nvidia: "Non serve più saper programmare"
La rivoluzione dell'intelligenza artificiale sta ridefinendo completamente i confini tradizionali della programmazione informatica, rendendo accessibile a chiunque quello che fino a poco tempo fa era un territorio esclusivo di esperti tecnici. Il fenomeno del "vibe coding" - ovvero la capacità di creare programmi completi semplicemente descrivendo in linguaggio naturale quello che si vuole ottenere - sta trasformando il modo in cui concepiamo lo sviluppo software. Questa trasformazione democratica della programmazione rappresenta una delle evoluzioni più significative nel campo tecnologico degli ultimi decenni.

La democratizzazione del codice secondo Nvidia

Jensen Huang, amministratore delegato di Nvidia, ha illustrato durante il London Tech Week come l'intelligenza artificiale stia abbattendo le barriere storiche della programmazione. Secondo il CEO della seconda azienda più preziosa al mondo per capitalizzazione di mercato, pari a 3,48 trilioni di dollari, non è più necessario essere programmatori esperti per dar vita alle proprie idee attraverso il codice.

L'approccio tradizionale richiedeva anni di studio per padroneggiare linguaggi specifici come C++ o Python, oltre alla capacità di architettare soluzioni efficienti. Oggi, invece, assistenti AI come Cursor e Replit sono in grado di trasformare una richiesta formulata in italiano o inglese corrente in codice funzionante.

Il linguaggio "umano" come nuovo standard di programmazione

"Improvvisamente esiste un nuovo linguaggio di programmazione", ha dichiarato Huang durante l'evento londinese, "questo nuovo linguaggio si chiama 'umano'". Il concetto è rivoluzionario: mentre relativamente poche persone conoscono i linguaggi di programmazione tradizionali, tutti sanno comunicare nella propria lingua madre.

La chiave per ottenere risultati dall'AI, secondo il CEO di Nvidia, è semplicemente chiedere gentilmente, come si farebbe con una persona. Questa naturalezza nell'interazione ha portato molti utenti a trattare i chatbot AI con la stessa cortesia riservata agli esseri umani, utilizzando "per favore" e "grazie" nelle loro richieste.

L'AI è il grande equalizzatore che trasforma le idee in codice

Casi concreti di successo nel vibe coding

La teoria si sta traducendo rapidamente in pratica tangibile. Kevin Roose, columnist tecnologico del New York Times, ha creato senza scrivere una singola riga di codice un'applicazione chiamata LunchBox Buddy, che suggerisce cosa preparare per il pranzo del figlio analizzando una foto del frigorifero. Rishab Jain, studente di neuroscienze ad Harvard, ha sviluppato un'app per tradurre testi antichi in inglese moderno utilizzando esclusivamente il linguaggio naturale.

Questi esempi dimostrano come il vibe coding stia già permettendo a persone senza background tecnico di realizzare progetti software complessi e funzionali. Anche Sundar Pichai, CEO di Google, ha ammesso pubblicamente di aver utilizzato questa tecnica per creare una pagina web.

L'impatto economico della cortesia digitale

Un aspetto curioso di questa rivoluzione riguarda i costi nascosti della gentilezza digitale. OpenAI ha registrato perdite di decine di milioni di dollari in costi elettrici aggiuntivi per processare tutte le interazioni cortesi degli utenti con ChatGPT. Tuttavia, Sam Altman, CEO della compagnia, ha definito questi costi "decine di milioni di dollari ben spesi".

Il successo di Nvidia in questo scenario è emblematico: le azioni della compagnia sono cresciute del 1.500% negli ultimi cinque anni e del 17% nel corso di quest'anno, confermando come l'azienda sia riuscita a trasformarsi da produttore di schede grafiche a gigante dell'intelligenza artificiale in quella che molti definiscono una delle più straordinarie trasformazioni imprenditoriali della storia moderna.

Condividi questo contenuto