L'intelligenza artificiale generativa sta conquistando gli Stati Uniti con velocità sorprendente, ma non tutti gli americani la accolgono allo stesso modo. Un nuovo studio condotto da PYMNTS Intelligence su oltre 2.200 consumatori statunitensi rivela come l'età e il contesto lavorativo stiano creando fratture profonde nel modo in cui questa tecnologia viene percepita e utilizzata. Mentre circa 149 milioni di adulti americani, pari al 57% della popolazione, hanno già integrato strumenti di IA generativa nella propria vita quotidiana, le motivazioni, i timori e le aspettative variano drammaticamente da una generazione all'altra.
Il paradosso della generazione digitale
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la Generazione Z, pur essendo quella più propensa all'uso dell'intelligenza artificiale, è anche la più preoccupata per le conseguenze sul mercato del lavoro. Quasi 4 utilizzatori su 10 tra gli zoomers temono concretamente di poter essere sostituiti da queste tecnologie nel proprio ambito professionale. Un terzo dell'intera popolazione che utilizza l'IA generativa condivide questa preoccupazione, ma è tra i più giovani che l'ansia si fa più acuta, rivelando una consapevolezza pragmatica delle dinamiche del mercato del lavoro.
I dati mostrano che quasi due terzi degli zoomers e dei zillennials – la generazione ponte nata tra il 1991 e il 1999 – utilizzano regolarmente strumenti di IA generativa sia per scopi personali che professionali. Questo contrasta nettamente con la Generazione X, ferma al 37%, e ancor più con i baby boomer, dove solo il 10% ha adottato queste tecnologie.
I millennial: produttività al primo posto
Se esiste una generazione che ha abbracciato l'intelligenza artificiale con entusiasmo pragmatico, questa è quella dei millennial. Nel pieno della loro carriera professionale, vedono negli strumenti di IA generativa un vero e proprio moltiplicatore di produttività. Oltre 7 utilizzatori millennial su 10 dichiarano di essere molto o estremamente soddisfatti di queste tecnologie, la percentuale più alta tra tutte le generazioni analizzate. Più di 6 su 10 esprimono livelli elevati di soddisfazione complessiva.
Le applicazioni pratiche spaziano dalla redazione di messaggi alla ricerca di informazioni, dall'automazione di attività amministrative a progetti creativi e assistenza educativa. Il settore retail ha silenziosamente integrato la tecnologia attraverso camerini virtuali, motori di raccomandazione e assistenti conversazionali, spesso senza che i consumatori ne siano pienamente consapevoli.
Le barriere invisibili dei baby boomer
Per comprendere il ritardo dei baby boomer nell'adozione dell'IA generativa non basta guardare alla diffidenza tecnologica. Più di 4 boomer su 10 che non utilizzano questi strumenti citano la mancanza di esposizione come ragione principale, seguita dalle preoccupazioni sulla privacy. La barriera quindi non è tanto ideologica quanto pratica: molti semplicemente non hanno avuto occasione di familiarizzare con queste tecnologie.
La Generazione X e i boomer manifestano maggiore scetticismo riguardo all'affidabilità e alla sicurezza dei dati personali. Mentre i più giovani temono le conseguenze macroeconomiche sul mercato del lavoro, i più anziani si concentrano su rischi immediati e personali legati alla privacy e alla correttezza delle informazioni generate dall'IA.
Un futuro a geometria variabile
Nonostante le preoccupazioni diffuse su privacy, disinformazione e potenziale sostituzione dei posti di lavoro, i livelli di soddisfazione rimangono elevati in tutte le fasce d'età. Questo apparente paradosso suggerisce che i consumatori stanno trovando valore concreto in questi strumenti, pur rimanendo vigili sui rischi associati. Il divario tra entusiasmo e preoccupazione non rappresenta un ottimismo cieco, ma piuttosto una valutazione pragmatica di benefici e pericoli.
Chi non ha ancora adottato l'intelligenza artificiale generativa immagina di sperimentarla inizialmente in contesti quotidiani come lo shopping online o la navigazione, territori considerati meno rischiosi rispetto all'ambito lavorativo. Questa cautela selettiva indica che la curva di adozione continuerà a evolversi man mano che la tecnologia diventerà più visibile e, presumibilmente, più regolamentata. La divisione generazionale nell'uso dell'IA generativa non racconta solo chi abbraccia l'innovazione più rapidamente, ma offre un'anteprima di come questa tecnologia – che già attraversa intrattenimento, produttività e commissioni quotidiane – continuerà a ridefinire le aspettative nell'intera economia statunitense.