Opinioni I leader fanno troppe riunioni 1-to-1, bisogna ridurle
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15/07/2025

Le riunioni brevi e interfunzionali sono il modo migliore per i dirigenti di ottimizzare il loro tempo e aumentare l'efficacia decisionale aziendale.

I leader fanno troppe riunioni 1-to-1, bisogna ridurle

Nel panorama aziendale contemporaneo, molti leader si trovano ad affrontare un paradosso apparentemente inspiegabile: nonostante i loro sforzi per mantenere un ambiente di lavoro trasparente e inclusivo, i dipendenti continuano a lamentarsi di essere tenuti all'oscuro delle decisioni cruciali. Questa situazione, che coinvolge dirigenti di ogni settore e dimensione aziendale, rivela come la percezione della trasparenza possa differire drasticamente tra chi prende le decisioni e chi ne subisce le conseguenze. Il caso di un'azienda tecnologica del settore sanitario illustra perfettamente questa dinamica, mostrando come anche i CEO più attenti alla comunicazione possano cadere in trappole comunicative insidiose.

Quando la comunicazione interna va in cortocircuito

Melissa, amministratore delegato di una società tech specializzata in soluzioni sanitarie, si è trovata di fronte a una situazione che ha messo in discussione la sua percezione di leader trasparente. Durante un confronto con il direttore delle risorse umane Ben, ha scoperto che diversi membri del suo team dirigenziale stavano apprendendo informazioni cruciali sui cambiamenti aziendali non direttamente da lei, ma attraverso canali informali o colleghi di altri dipartimenti. La scoperta ha rappresentato un momento di svolta per comprendere quanto la comunicazione aziendale possa essere più complessa di quanto appaia in superficie.

Gli episodi segnalati dal responsabile HR dipingono un quadro preoccupante: il vicepresidente dell'ingegneria aveva saputo della deprioritizzazione di una funzionalità prodotto dal collega del marketing, mentre il responsabile della qualità aveva scoperto un nuovo progetto per accelerare la consegna dei prodotti attraverso il vicepresidente delle operazioni. Anche il direttore vendite era venuto a conoscenza di importanti modifiche al budget tramite il CFO, anziché ricevere l'informazione direttamente dalla CEO.

Il gap tra intenzioni e percezioni

Questo scenario evidenzia una delle sfide più sottovalutate nella gestione aziendale moderna: la differenza tra comunicare e comunicare efficacemente. Molti dirigenti, convinti di essere trasparenti nelle loro comunicazioni, si concentrano sulla quantità di informazioni condivise piuttosto che sulla qualità e tempestività della loro diffusione. Il risultato è spesso un sistema comunicativo frammentato, dove le notizie viaggiano attraverso canali non ufficiali creando confusione e frustrazione.

La situazione di Melissa rappresenta un caso di studio emblematico per comprendere come le migliori intenzioni possano scontrarsi con la realtà operativa quotidiana. Nonostante la sua reputazione di leader attenta al coinvolgimento del team, il feedback ricevuto ha rivelato lacune significative nel processo decisionale e nella sua comunicazione verso i diretti collaboratori.

La trasparenza non è solo condividere informazioni, ma farlo al momento giusto e con le persone giuste

L'effetto domino della comunicazione disorganizzata

Quando i dirigenti di alto livello apprendono decisioni strategiche da fonti secondarie, si innesca un effetto domino che può compromettere l'autorevolezza della leadership e la fiducia nell'organizzazione. I vicepresidenti e i direttori, non essendo informati tempestivamente, si trovano in una posizione scomoda nei confronti dei loro team, apparendo meno informati di quanto dovrebbero essere dato il loro ruolo.

Questo fenomeno è particolarmente critico nel settore tecnologico sanitario, dove le decisioni possono avere impatti immediati sui prodotti, sui processi di sviluppo e, in ultima analisi, sulla qualità dei servizi offerti. La mancanza di allineamento comunicativo può tradursi in ritardi operativi, duplicazione di sforzi e, nel peggiore dei casi, in decisioni contrastanti prese da dipartimenti diversi.

Ripensare la strategia comunicativa

L'esperienza di Melissa sottolinea l'importanza di costruire sistemi di comunicazione strutturati che vadano oltre le buone intenzioni. Non basta essere leader trasparenti e inclusivi se questa trasparenza non si traduce in processi comunicativi chiari e tempestivi. La sfida consiste nel creare meccanismi che garantiscano che le informazioni raggiungano le persone giuste nel momento opportuno, evitando che si diffondano attraverso canali informali che possono distorcerne il significato.

Il feedback del team di Melissa rappresenta un'opportunità preziosa per rivedere e ottimizzare i processi decisionali aziendali. Trasformare questa criticità in un punto di forza richiede un approccio sistematico alla comunicazione interna, che consideri non solo cosa comunicare, ma anche come, quando e a chi farlo. Solo attraverso questa consapevolezza è possibile costruire un ambiente di lavoro veramente trasparente e inclusivo, dove le decisioni vengano comunicate in modo efficace e tempestivo a tutti i livelli organizzativi.

Fonte: hbr.org

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