Un nuovo documento reso pubblico da Gartner ha evidenziato quattro tendenze che avranno impatto sui settori del cloud, data center e infrastruttura edge nel corso del 2023.
Paul Delory, VP Analyst di Gartner, ha commentato: “Nell'attuale clima economico, il problema più grande che le aziende dovranno affrontare nel 2023 potrebbe non essere l'infrastruttura IT. I team I&O (Infrastructure and Operations), tuttavia, saranno influenzati da forze economiche e geopolitiche e avranno un ruolo vitale da svolgere nel migliorare i loro effetti”.
“Questo non sarà un anno per realizzare grandi ambizioni, ma segna un momento per rifocalizzare, riorganizzare e ripensare l’infrastruttura. In ogni crisi ci sono opportunità e, in questo caso, la possibilità di apportare cambiamenti positivi che potrebbero essere attesi da tempo”, ha proseguito Delory.
Ottimizzazione dell’infrastruttura
La prima tendenza evidenziata da Gartner per quest’anno riguarda il rifacimento dell'infrastruttura cloud. Sebbene l'utilizzo del cloud pubblico sia quasi universale, molti workload sono mal implementati e assemblati frettolosamente.
I team I&O avranno l'opportunità di rivisitare queste infrastrutture per renderle più efficienti, resilienti ed economiche grazie al refactoring dell'infrastruttura cloud.
L'obiettivo sarà l'ottimizzazione dei costi eliminando l'infrastruttura ridondante, sovradimensionata o inutilizzata, la costruzione della resilienza aziendale e la modernizzazione dell'infrastruttura. Secondo Gartner, entro il 2027 il 65% dei carichi di lavoro delle applicazioni sarà ottimale o pronto per la distribuzione cloud.
Il secondo trend riguarda l'evoluzione delle architetture applicative che richiederanno nuovi tipi di infrastruttura. I team I&O saranno sfidati a soddisfare nuove esigenze con infrastrutture edge per casi d'uso ad alta intensità di dati, architetture non x86 per carichi di lavoro specializzati, architetture edge serverless e servizi mobili 5G.
Gartner prevede che entro il 2026 il 15% dei carichi di lavoro di produzione on-premise verrà eseguito in container, rispetto al meno del 5% del 2022.
I professionisti I&O dovranno valutare attentamente le alternative, concentrarsi sulla loro capacità di gestire, integrare e trasformare di fronte a vincoli di tempo, talento e risorse, evitando di tornare ai metodi o alle soluzioni tradizionali solo perché hanno funzionato bene in passato.
Cloud e on-premise
La terza tendenza del 2023 riguarda la riduzione dei data center e la migrazione verso provider di colocation basati su piattaforma, insieme a nuovi modelli as-a-service per l'infrastruttura fisica, che portano modelli economici e incentrati sui servizi simili al cloud all'infrastruttura locale.
Secondo Gartner, entro il 2027 il 35% dell'infrastruttura del data center sarà gestito da un piano di controllo basato su cloud, rispetto al meno del 10% del 2022.
I professionisti I&O dovrebbero concentrarsi sulla costruzione di un'infrastruttura cloud-native all'interno del data center, sulla migrazione dei carichi di lavoro dalle strutture di proprietà alle strutture di co-location o all'edge, o sull'adozione di modelli as-a-service per l'infrastruttura fisica.
Il quarto trend riguarda la crescita delle competenze come massima priorità per le organizzazioni di successo.
La mancanza di competenze rimane il più grande ostacolo alle iniziative di modernizzazione delle infrastrutture, con molte organizzazioni che scoprono di non poter assumere talenti esterni per colmare queste lacune di competenze.
Pertanto, i leader I&O devono fare della crescita organica delle competenze operative la loro massima priorità nel 2023. Per farlo, dovrebbero incoraggiare i professionisti I&O ad assumere nuovi ruoli come ingegneri dell'affidabilità del sito o consulenti esperti in materia per team di sviluppatori e business unit.
Secondo Gartner, entro il 2027 il 60% dei team di infrastruttura del data center avrà competenze rilevanti in materia di automazione e cloud, rispetto al 30% del 2022.