Markets and Markets ha pubblicato una corposa ricerca sul mercato dell’intelligenza artificiale Edge, ossia le applicazioni AI che risiedono nella “periferia” delle infrastrutture IT.
Con Edge AI si intende un qualsiasi soluzione che permetta di aggregare, elaborare e analizzare dati su un dispositivo periferico, anche in assenza di connettività con il cloud. Spostare l’intelligenza artificiale al margine dell’infrastruttura ha grandi benefici in termini di riduzione dei requisiti di connettività e dei tempi di risposta, può migliorare la resilienza dell’infrastruttura ed evitare la duplicazione dei dati.
Si tratta di un segmento ancora in via di definizione, tanto che la ricerca tratteggia alcuni scenari per aiutare a comprenderne i contorni: esempi di Edge AI potrebbero essere l’analisi dei dati biometrici registrati dai sensori dedicati, l’elaborazione in realtime delle informazioni provenienti da un sistema di videosorveglianza e, più in generale, i sistemi capaci di processare localmente le informazioni provenienti da sensori IoT.
Un mercato pronto a sbocciare
Secondo Markets and Markets, questo mercato si appresta a vivere una fase di forte crescita: passerà infatti da un valore complessivo di 0,8 miliardi di dollari per l’anno in corso a 3.1 miliardi di dollari nel 2027, con un tasso di crescita annuale composito che sfiora il 30% (28,9%).
I potenziali ambiti di applicazione di questa tecnologia sono molteplici; oltre agli esempi già citati, settori come la guida autonoma, la manutenzione preventiva e la gestione delle infrastrutture metropolitane potrebbero avere grandi benefici dall’integrazione di strumenti di analisi basati sull’intelligenza artificiale.
Sono diversi i driver che potrebbero favorire lo sviluppo di queste soluzioni: innanzi tutto la richiesta crescente di efficienza energetica, a cui si abbina la disponibilità di un’infrastruttura di comunicazione sempre più potente e capillare (grazie anche allo sviluppo del 5G).
Gli ostacoli principali individuati dai ricercatori sono un costo di implementazione ancora elevato e l’assenza di competenze e di consapevolezza sulle opportunità offerte dalla tecnologia, non tanto tra i tecnici quando a livello dirigenziale, specialmente nel settore pubblico.