L’avvento dell’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’approccio alla produzione agricola, aumentando la produttività e riducendo significativamente i costi lungo tutta la catena di produzione. In molti campi il contributo degli strumenti di automazione basati sull’intelligenza artificiale è ancora ai primordi, ma nel settore agricolo già dall’inizio del decennio l’integrazione dell’AI sta coinvolgendo oltre 70 milioni di addetti a livello globale.
Le tecnologie basata sull'intelligenza artificiale stanno contribuendo ad aumentare la produttività in tutta la filiera, a partire dalla singola azienda agricola fino a interessare intere regioni e comparti produttivi. Uno studio condotto in Giappone ha mostrato un incremento della produttività del 15% dovuto all’adozione di nuove tecnologie capaci di monitorare tutti gli aspetti della produzione dei pomodori.
Una nuova prospettiva per i Paesi in via di sviluppo
L'analisi dei dati e l'uso delle tecnologie IT stanno avendo un grande impatto anche in Africa. La produzione di mais nel Kenya occidentale è aumentata da una media di 6 a 9 sacchi (90 kg per sacco) per agricoltore in un solo anno.
L'automazione sta aumentando la produttività e riducendo drasticamente i costi di produzione, liberando gli addetti dai lavori più faticosi e usuranti. Un ottimo esempio viene dalla raccolta delle fragole: un robot può coprire fino a 8 acri (oltre 32.000 mq) al giorno, una superficie che richiederebbe il lavoro di 30 persone per una giornata. Sviluppi di questo genere possono portare a un incremento significativo della produttività e a una riduzione dei costi di manodopera.
Le erbe infestanti sono i principali nemici delle colture. Su scala globale, i danni causati dalle infestanti costano ogni anno 43 miliardi di dollari. Solo in India, 11 miliardi di dollari di prodotti agricoli sono danneggiati ogni anno a causa delle infestanti.
Una ottima risposta al problema sono i robot guidati da algoritmi di visione artificiale e addestrati per riconoscere le infestanti distruggendole direttamente sul campo. Questi robot consentono di utilizzare il 90% in meno di erbicidi e sono il 30% più economici rispetto ai trattamenti tradizionali. Consentono quindi sia un risparmio economico sia un’agricoltura più sostenibile.