Approfondimenti Data Maturity: Il potenziale dei dati rimane ancora inespresso
3' 9''
03/02/2023

Il sondaggio globale di HPE evidenzia la necessità di un cambiamento strategico nella gestione dei dati per liberarne tutto il potenziale.

Data Maturity: Il potenziale dei dati rimane ancora inespresso

Hewlett Packard Enterprise ha presentato i risultati di un sondaggio globale che ha coinvolto oltre 8.600 decision maker di tutti i settori privati e pubblici in 19 Paesi, e ha indagato la data maturity delle organizzazioni, ovvero la loro capacità di creare valore dai dati.

Secondo il rapporto, la valutazione sintetica media è di 2,6 su una scala di 5, e solo il 3% delle organizzazioni raggiunge il livello di maturità più elevato; il dato riferito all’Italia è in linea con i risultati globali.

Claudio Bassoli, Presidente e CEO di Hewlett Packard Enterprise Italia, ha commentato: “Esiste un ampio consenso sul fatto che i dati abbiano un enorme potenziale per far progredire il modo in cui viviamo e lavoriamo. Tuttavia, liberare questo potenziale richiede un cambiamento nelle strategie di trasformazione digitale delle organizzazioni”.

“È dunque necessario che mettano i dati al centro dei loro percorsi di trasformazione per colmare le lacune attuali, rafforzare la loro autonomia e consentire la collaborazione tra ecosistemi di dati, ha proseguito Bassoli.

Claudio Bassoli
Claudio Bassoli, Presidente e CEO di Hewlett Packard Enterprise Italia

Le capacità gestionali

Il sondaggio è basato su un modello di maturità sviluppato da HPE e ha valutato la capacità delle organizzazioni di creare valore dai dati. Il livello più basso (1) è noto come “data anarchy” dove i dati sono isolati e non analizzati, mentre il livello più alto (5) è chiamato “data economics” dove i dati vengono sfruttati strategicamente per ottenere risultati.

Il 14% delle organizzazioni è al livello 1, il 29% al livello 2, il 37% al livello 3, il 17% al livello 4 e solo il 3% al livello 5; in Italia i dati sono simili.

La mancanza di capacità di gestione e valorizzazione dei dati limita la possibilità di raggiungere obiettivi come l'aumento delle vendite (30%), l'innovazione (28%) e il miglioramento della customer experience (24%). In Italia, gli obbiettivi principali sono l’aumento delle vendite per il 34% degli intervistati, l'innovazione per il 32% e il miglioramento della customer experience per il 23%.

Il sondaggio mostra che le organizzazioni hanno ancora molto lavoro da fare per estrarre il massimo valore dai dati. Solo il 13% considera la data strategy come una parte fondamentale della strategia aziendale, e il 48% (33% in Italia) non alloca budget per le iniziative relative ai dati.

Solo il 28% (29% in Italia) ha un focus strategico su prodotti o servizi data-driven. La metà degli intervistati afferma di non utilizzare metodologie di machine learning o deep learning, ma si affida a fogli di calcolo o report preconfezionati per l'analisi dei dati.

Per creare valore dai dati, le organizzazioni devono aggregare dati e insight da diverse fonti, come ad esempio dati di telemetria dai prodotti o dati sui pazienti per la diagnostica medica.

Unsplash
Data Chart

Il controllo sul cloud

Il basso livello di maturità dei dati è evidenziato dalla mancanza di un'architettura globale di dati e analisi. Il 34% degli intervistati ha dichiarato che i dati sono isolati in singole applicazioni o posizioni, mentre solo il 19% ha implementato un data hub centrale che fornisce accesso unificato ai dati.

La maggior parte degli intervistati (62%) ritiene importante avere il controllo sui propri dati e su come estrarne valore. Oltre la metà dei rispondenti (52%) teme però che i monopolisti dei dati abbiano troppo controllo sulla capacità di creare valore.

Il 39% sta rivalutando la propria strategia cloud a causa di aumenti dei costi, preoccupazioni sulla sicurezza, necessità di un'architettura più flessibile e mancanza di controllo sui propri dati.

“A causa della massiccia crescita dei dati all'edge, le organizzazioni hanno bisogno di architetture ibride edge-to-cloud in cui il cloud arriva ai dati, non viceversa. HPE GreenLake offre alle organizzazioni la possibilità di accedere, controllare, proteggere, governare e liberare il valore dei dati ovunque, con un'esperienza coerente dall'edge al cloud", ha dichiarato Bassoli.

Potrebbe interessarti anche

Approfondimenti

Gli agenti di IA supporteranno la crescita delle PMI

Gli agenti di IA hanno il potenziale di rivoluzionare il business delle PMI aiutandole a emergere sul mercato, aumentand...

Approfondimenti

I sei trend di IA che rivoluzioneranno il marketing

Bernard Marr di Forbes individua sei trend di intelligenza artificiale che guideranno lo sviluppo del marketing nel 2025...

Approfondimenti

L'IA trasforma la diagnostica per immagini e i percorsi di cura

Il dibattito "Evoluzione tecnologica e Intelligenza Artificiale in Diagnostica per Immagini. Stato dell’arte e prospetti...

Approfondimenti

Il 55% delle aziende farmaceutiche usa l'IA per progettare prodotti e servizi

Secondo il report "AI: radiografia di una rivoluzione in corso" condotto da Ascendant di Minsait, le aziende farmaceutic...