Mercato Cybersecurity: il 52% delle aziende investe di più
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17/06/2025

Il 60% delle aziende rafforza la cybersecurity creando organismi di governance specializzati per proteggere i propri sistemi informatici.

Cybersecurity: il 52% delle aziende investe di più

Il panorama della sicurezza informatica italiana sta attraversando una metamorfosi profonda, dove la protezione digitale non rappresenta più semplicemente una barriera difensiva ma si trasforma in un motore strategico di crescita aziendale. Le aziende del nostro paese stanno rivoluzionando il proprio approccio alla cybersecurity, elevandola da mera necessità operativa a vantaggio competitivo distintivo capace di generare valore tangibile. Questa evoluzione emerge chiaramente dalla Global Future of Cyber Survey 2025 di Deloitte, che ha coinvolto oltre 1.200 dirigenti internazionali, inclusi 54 top manager italiani di grandi corporation.

La rivoluzione organizzativa: governance dedicata e investimenti strategici

L'architettura organizzativa delle imprese italiane si sta ridisegnando attorno alla sicurezza informatica, con sei aziende su dieci che stanno creando organi di governance specializzati. Questa trasformazione strutturale riflette un cambio di paradigma fondamentale: la cybersecurity non viene più relegata ai dipartimenti IT ma conquista un posto d'onore nelle sale del consiglio di amministrazione.

Matthew Holt, cyber leader di Deloitte Central Mediterranean, inquadra questo fenomeno nel contesto più ampio della digitalizzazione: "Le imprese italiane devono operare in uno scenario di cybersecurity in continua evoluzione, contraddistinto da sfide complesse ma anche da nuove opportunità per incrementare ulteriormente il valore di business. La protezione dei dati critici, degli asset e del know-how aziendale, insieme all'integrità della fiducia e della reputazione agli occhi dei clienti, sono elementi determinanti per una crescita consolidata nel lungo periodo".

I numeri della trasformazione: frequenza e fiducia nelle discussioni strategiche

La ricerca rivela dinamiche interessanti nell'approccio manageriale italiano alla cybersecurity. In quasi sette aziende su dieci, le questioni di sicurezza informatica approdano regolarmente nei board meetings con cadenza almeno mensile, mentre oltre un quarto delle organizzazioni ne discute settimanalmente. Questo ritmo serrato nelle discussioni strategiche testimonia una gestione del rischio cyber sempre più strutturata e anticipatoria.

La fiducia nell'expertise del top management rappresenta un altro elemento distintivo: il 70% dei dirigenti italiani si dichiara molto fiducioso nella preparazione del proprio consiglio di amministrazione nel gestire tematiche cybersecurity. Una percentuale significativa che evidenzia come la competenza digitale stia permeando i vertici aziendali, preparando il terreno per l'implementazione della nuova direttiva NIS2 che introdurrà responsabilità specifiche per gli organi amministrativi.

La cybersecurity è diventata un elemento chiave per il successo aziendale

Cloud e sicurezza: un binomio strategico per l'innovazione

L'integrazione tra cybersecurity e tecnologie cloud sta ridefinendo le strategie digitali delle aziende italiane. Il 57% delle organizzazioni ha implementato sistemi di monitoraggio avanzato degli ecosistemi cloud multi-componente, mentre il 44% ha rafforzato i controlli sull'identità e la gestione degli accessi. Queste iniziative non rappresentano semplici misure protettive, ma strumenti per semplificare la complessità del cloud e accelerare l'adozione di nuove tecnologie.

Le procedure e policy di sicurezza integrate, adottate dal 41% delle imprese, completano un quadro dove la governance automatizzata e la condivisione proattiva di intelligence sulle minacce creano ambienti cloud resilienti e competitivi.

Intelligenza artificiale: opportunità e rischi del nuovo paradigma

L'avvento della Generative AI e dei Large Language Models sta ridisegnando completamente il panorama della cybersecurity italiana. Le aziende identificano nella governance inadeguata delle iniziative GenAI il rischio più significativo (50%), seguito dalla necessità di sviluppare controlli efficaci sulle interazioni uomo-macchina (44%) e dalla possibile manipolazione dei dataset di addestramento (43%).

Parallelamente, le potenzialità dell'intelligenza artificiale in ambito security sono percepite come rivoluzionarie: il 94% delle organizzazioni riconosce la capacità di rispondere più velocemente alle minacce, mentre il 92% apprezza il monitoraggio continuo dell'infrastruttura digitale. L'analisi predittiva di pattern complessi per individuare attacchi inediti conquista l'89% delle preferenze aziendali.

L'ascesa del CISO: da tecnico a stratega aziendale

Il ruolo del Chief Information Security Officer sta vivendo una trasformazione radicale in circa il 40% delle aziende italiane intervistate. Non più confinato alla gestione tecnica dei sistemi di sicurezza, il CISO emergente si configura come coordinatore strategico tra diverse aree di business, fornendo orientamento ai vertici aziendali e integrando la visione cyber nella strategia complessiva dell'organizzazione.

Tuttavia, permangono sfide significative nell'implementazione delle strategie cyber, principalmente legate alla difficoltà di attrarre e trattenere talenti specializzati e all'esigenza di bilanciare sicurezza con agilità innovativa. Nonostante questi ostacoli, oltre la metà delle aziende italiane (52%) prevede un incremento degli investimenti in cybersecurity nei prossimi due anni, confermando la centralità strategica di questo ambito per la competitività futura.

Fonte: forbes.it

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