Cisco ha reso pubblica la sesta edizione del Data Privacy Benchmark Report, un’analisi che ha coinvolto oltre 4.700 professionisti provenienti da 3.100 organizzazioni in 26 Paesi con l’obbiettivo di individuare criticità e tendenze nella gestione dei dati da parte delle aziende.
Le aziende continuano a investire nella privacy dei dati nonostante il contesto economico negativo, con un aumento della spesa da 1,8 milioni di dollari nel 2020 a 2,2 milioni di dollari quest'anno.
Il 92% degli intervistati ritiene però che la propria azienda debba fare di più per rassicurare i clienti sull'utilizzo dei dati, perché priorità aziendali in materia di privacy sono diverse da quelle dei consumatori.
Prospettive differenti
Il rapporto evidenzia un gap tra le misure aziendali per la privacy dei dati e le aspettative dei consumatori, in particolare per quanto riguarda l'utilizzo dell'IA. Il 60% dei consumatori teme l'utilizzo dell'IA, e il 65% ha già perso fiducia.
Per tranquillizzare i consumatori, le aziende potrebbero offrire l'opzione di rinunciare all'IA, ma il rapporto mostra che solo l'8% in Italia offre questa possibilità.
Harvey Jang, Vicepresidente e Chief Privacy Officer di Cisco, ha commentato: “Quando si tratta di guadagnare e costruire la fiducia, la conformità non è sufficiente. La richiesta di trasparenza da parte delle aziende è risultata essenziale per il 39% dei consumatori, mentre le aziende intervistate ritengono che la conformità dei dati sia la loro priorità (30%)”.
La privacy come investimento
Le aziende continuano a investire nella privacy nonostante il contesto economico, aumentando la spesa da 1,8 a 2,2 milioni di dollari.
Oltre il 70% delle aziende vede la privacy come un fattore che aumenta il valore, riduce i ritardi di vendita, mitiga le conseguenze delle violazioni dei dati, favorisce l'innovazione, migliora l'efficienza, aumenta la fiducia dei clienti e attira nuovi clienti.
In media, le aziende prevedono un ritorno pari a quasi 2,2 volte l'investimento effettuato, con il 94% che considera i benefici della privacy inferiori ai costi. La privacy è una priorità aziendale e sempre più aziende (95%) riconoscono che tutti i dipendenti hanno un ruolo cruciale nella protezione dei dati.
Dev Stahlkopf, Executive Vice President e Chief Legal Officer di Cisco, ha dichiarato: “L’approccio di un’azienda al tema della privacy ha un impatto che va oltre la conformità. Gli investimenti in materia di privacy generano valore aziendale non solo per le vendite, ma anche per la sicurezza e, soprattutto, per la fiducia”.
La legislazione sulla privacy gioca un ruolo cruciale nella responsabilizzazione delle aziende sulla gestione dei dati personali: 157 Paesi hanno attualmente leggi sulla privacy, rispetto ai 145 dell'anno precedente.
Nonostante gli sforzi e i costi connessi, il 79% delle aziende intervistate ha accolto la regolamentazione positivamente. L'83% ritiene che un fornitore globale sia più efficace nella protezione dei dati rispetto a un fornitore locale.