L'ascesa di ChatGPT e colleghi è stata a dir poco fulminea. In pochi anni, la serie GPT di OpenAI è passata da GPT-1, nel 2018, ai modelli GPT-4 di oggi, decisamente più evoluti. E ulteriori innovazioni sono già all'orizzonte. Sebbene questi sviluppi siano entusiasmanti per molti, sollevano alcuni interrogativi che riguardano l’integrazione dell'IA nel nostro quotidiano e la sua influenza nei nostri sistemi di comunicazione. Tra i settori che gli strumenti basati su intelligenza artificiale stanno rivoluzionando c’è quello delle vendite, grazie alla possibilità di rendere automatici processi che fino a ieri potevano essere svolti solo dagli esseri umani.
L'IA in azione: le chiamate a freddo reinventate
Un esempio concreto di applicazione pratica di ChatGPT nel marketing è il suo utilizzo nelle chiamate a freddo. Si tratta di una tipologia di contatto rivolta a clienti potenziali che non hanno ancora mostrato interesse per il prodotto o servizio che si vuole vendere.
Un imprenditore immobiliare ha recentemente dimostrato come ChatGPT possa superare in efficacia gli operatori umani quando si tratta di recuperare contatti a freddo. Si parla di un miglioramento significativo, con 12-15 lead utili ogni 100 chiamate, rispetto ai soli 2 o 3 ottenuti dai venditori in carne ed ossa.
Questo successo, secondo gli esperti, deriva dal "fattore novità" di ChatGPT. Le persone sono incuriosite dal suo stile di conversazione e spesso rimangono in linea più a lungo per capire meglio. “L’effetto sorpresa" spinge i potenziali clienti nei funnel di vendita prima ancora che si rendano conto di parlare con un'IA. Un risultato molto interessante per tutte le aziende che si affidano al marketing telefonico.
Se guardiamo l’altro lato della medaglia, però, questa innovazione fa supporre che un'ondata di chiamate a freddo alimentate dall'IA potrebbe riversarsi presto su consumatori e aziende.
Le implicazioni della comunicazione alimentata dall'IA
La disponibilità diffusa di strumenti basati su IA potrebbe dunque portare a una valanga di comunicazioni indesiderate. L’automazione evoluta, nel marketing, rischia di trasformarsi da novità curiosa ed efficace per le vendite a incubo per i consumatori. Il cambiamento di cui stiamo parlando, infatti, non si limita alle chiamate. Sempre più persone ricevono decine di messaggi invadenti ogni giorno. Questo evidenzia un problema sociale più ampio: servono regole anche per l’IA.
Adattarsi alla nuova normalità
Man mano che l'IA ridefinisce il nostro modo di comunicare, la società deve evolvere di conseguenza. Molti fanno affidamento sulla segreteria telefonica o su app dedicate allo screening dello spam per filtrare le chiamate. E c’è anche chi adotta strumenti basati su IA per contrastare l'afflusso di messaggi automatizzati indesiderati.
La sfida generata dall’uso dell’IA nel marketing, però, va oltre il semplice disagio di chi viene contattato. Bisogna ripensare le best practice delle aziende, cosa è lecito fare e cosa no, e cambiare il nostro approccio alle più recenti tecnologie.
L'integrazione rapida dell'IA nei canali di comunicazione presenta opportunità e sfide. Per sfruttarne il potenziale mitigandone i rischi servono strategie adattive e regolamentazioni.