Il colosso delle criptovalute Coinbase ha deciso di aprire le porte del commercio autonomo agli agenti di intelligenza artificiale, lanciando uno strumento che permette a questi sistemi di gestire operazioni finanziarie in completa autonomia. La nuova piattaforma, chiamata "Payments MCP", rappresenta un tentativo ambizioso di trasformare gli assistenti virtuali da semplici lettori e redattori di contenuti a veri e propri attori economici capaci di effettuare transazioni reali. L'iniziativa si inserisce in un contesto più ampio dove diverse aziende del settore fintech stanno sperimentando soluzioni per integrare l'intelligenza artificiale nelle operazioni commerciali quotidiane.
Come funziona la tecnologia dietro le transazioni autonome
La piattaforma si basa sul protocollo di pagamento x402, uno standard aperto introdotto da Coinbase lo scorso maggio che sfrutta il codice di stato HTTP "402 Payment Required" per incorporare pagamenti in stablecoin direttamente nelle interazioni web. Questo approccio tecnico consente agli sviluppatori e agli agenti AI di pagare API, servizi e software utilizzando stablecoin attraverso il protocollo HTTP, offrendo autenticazione integrata, liquidazione automatica e compatibilità con l'infrastruttura web esistente. Il sistema opera localmente sul desktop dell'utente, garantendo velocità e sicurezza nelle operazioni.
Attualmente, Payments MCP è compatibile con diversi modelli linguistici di grandi dimensioni, tra cui Claude Desktop, Claude Code, Codex, Gemini e Cherry Studio, con l'intenzione di espandere presto la compatibilità ad altri LLM. L'interfaccia permette la creazione di portafogli digitali e l'accesso utilizzando semplicemente un indirizzo email, oltre a offrire un sistema di personalizzazione intuitivo.
Le funzionalità che trasformano l'AI in operatore economico
Tra le caratteristiche più interessanti dello strumento figura l'x402 Bazaar Explorer integrato, che consente agli agenti di scoprire quali interfacce di programmazione e servizi possono acquistare in modo autonomo. Nelle regioni supportate, il sistema include anche funzionalità di on-ramp integrate e checkout per ospiti, permettendo agli agenti di iniziare a effettuare transazioni istantaneamente. Secondo Coinbase, questa capacità operativa apre scenari completamente nuovi: gli agenti possono ora pagare per risorse computazionali, recuperare dati protetti da paywall, dare mance ai creatori di contenuti o persino gestire operazioni aziendali leggere in completa autonomia.
Un mercato in crescita ma frenato dalle preoccupazioni
Nonostante l'entusiasmo tecnologico, l'adozione del commercio agenziale procede con cautela. Una ricerca condotta da PYMNTS Intelligence in collaborazione con Visa, intitolata "The Prompt Economy™: How AI Agents Turn Conversation Into Commerce", ha rivelato che il fenomeno è effettivamente in crescita ma incontra resistenze significative. Solo il 15% dei direttori finanziari delle grandi imprese sta attualmente sperimentando progetti pilota con l'intelligenza artificiale agenziale, principalmente a causa di preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati, alle questioni di governance e ai problemi di fiducia.
Questi timori non sono infondati nel panorama italiano ed europeo, dove le normative sulla protezione dei dati personali sono particolarmente stringenti e dove la gestione autonoma di transazioni finanziarie da parte di sistemi automatizzati solleva interrogativi sia tecnici che etici.
La corsa all'innovazione dei pagamenti autonomi
L'iniziativa di Coinbase non è isolata ma si inserisce in una vera e propria corsa all'innovazione nel settore dei pagamenti agenziali. Visa ha recentemente introdotto uno strumento per consentire comunicazioni sicure tra commercianti e agenti AI, mentre PayOS e Mastercard hanno completato il primo pagamento agenziale dal vivo utilizzando un token Mastercard specifico per questo scopo. Anche Google è entrata nell'arena con il suo Agent Payments Protocol, noto come AP2, un protocollo di pagamento dedicato specificamente al commercio agenziale.
Questa convergenza di iniziative da parte dei principali attori del settore finanziario e tecnologico suggerisce che il commercio autonomo potrebbe rappresentare la prossima evoluzione significativa nel modo in cui le transazioni vengono condotte online. La visione sottostante è quella di un'economia dove gli agenti virtuali non si limitano a fornire informazioni o assistenza, ma diventano veri e propri intermediari economici capaci di prendere decisioni finanziarie e completare operazioni in base agli obiettivi assegnati dai loro utilizzatori umani.
