Il colosso tecnologico Broadcom ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di trasformare le acquisizioni in macchine da profitto, con risultati del secondo trimestre 2025 che evidenziano una crescita esplosiva sia nel settore software che nell'intelligenza artificiale. I ricavi hanno raggiunto i 15 miliardi di dollari con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente, mentre l'utile netto è letteralmente decollato del 124% toccando quota 4,95 miliardi. Questi numeri testimoniano come l'azienda stia capitalizzando al massimo l'integrazione di VMware e la domanda crescente di hardware per l'intelligenza artificiale.
La metamorfosi redditizia di VMware
L'acquisizione di VMware si sta rivelando un capolavoro finanziario per Broadcom, che ha saputo trasformare radicalmente i margini operativi dell'unità software infrastrutturale. Prima dell'acquisizione, i ricavi trimestrali di Broadcom nel software infrastrutturale si aggiravano intorno ai 2 miliardi di dollari, mentre VMware generava circa 3,4 miliardi a trimestre. Oggi l'intera divisione fattura 6,6 miliardi, suggerendo che Broadcom sia riuscita ad aumentare i ricavi di VMware di circa un miliardo di dollari per trimestre.
La strategia aggressiva di Broadcom ha portato i margini operativi della divisione software dal 60% al 76% in un solo anno. Come ha spiegato la CFO Kirsten Spears, questo risultato "riflette la nostra integrazione disciplinata di VMware", un eufemismo che nasconde una ristrutturazione radicale del business model.
Cloud Foundation: la scommessa vincente
Il CEO Hock Tan ha rivelato che l'87% dei primi 10.000 clienti di VMware ha già sottoscritto il pacchetto Cloud Foundation (VCF), la suite integrata per il cloud privato che Broadcom ha reso obbligatoria. L'azienda ha infatti eliminato la vendita di prodotti VMware standalone, una mossa che ha inevitabilmente fatto lievitare i costi per la maggior parte degli utenti.
Broadcom giustifica questa strategia sostenendo che un'implementazione completa di VCF si ripaga rapidamente da sola. Tuttavia, l'azienda non ha ancora completato il processo: Tan ha ammesso di essere "oltre la metà" di un ciclo di rinnovo delle licenze che dovrebbe durare altri 18 mesi.
L'intelligenza artificiale alimenta la crescita dei chip
Parallelamente al successo software, Broadcom sta cavalcando l'onda dell'intelligenza artificiale nel settore semiconduttori. La divisione chip ha registrato ricavi per 8,4 miliardi di dollari, in crescita del 17% anno su anno, con le vendite di hardware legato all'IA che sono esplose del 46% raggiungendo i 4,4 miliardi.
L'azienda ha stretto accordi con tre clienti principali che acquisteranno milioni di acceleratori personalizzati (XPU), mentre altri quattro stanno valutando acquisti simili. "Questi partner rimangono fermi nei loro piani di investimento nonostante l'incertezza economica", ha dichiarato Tan agli investitori, aggiungendo che stanno "raddoppiando gli sforzi sull'inferenza per monetizzare le loro piattaforme".
Il futuro ottico dell'interconnessione AI
Tan prevede che la crescita del business silicio AI di Broadcom accelererà fino al 60%, spinta dalla domanda di XPU e kit di networking per l'intelligenza artificiale. Il CEO ha anche anticipato una rivoluzione tecnologica imminente: man mano che i cluster GPU diventano più grandi, le interconnessioni ottiche sostituiranno quelle in rame.
"Accadrà entro uno o due anni", ha predetto Tan, assicurando che Broadcom sarà "in prima linea". L'azienda sta sviluppando soluzioni di ottica co-integrata, che potrebbero rappresentare il primo passo di una fase di transizione verso interconnessioni ottiche pluggable co-integrate.
Nonostante questi risultati positivi, il business dei semiconduttori non-AI ha mostrato segni di maturità con un calo del 5% dei ricavi. L'azienda ha individuato "punti luminosi" nella crescita sequenziale per prodotti utilizzati in banda larga, networking aziendale e storage, ma le vendite industriali hanno rallentato e quelle di silicio wireless hanno subito il consueto calo stagionale. Gli investitori hanno reagito con cautela, facendo scendere il titolo Broadcom del 4% nelle contrattazioni after-hours.