Il gigante australiano del software collaborativo Atlassian ha appena completato una delle migrazioni di database più ambiziose del settore tecnologico, spostando quattro milioni di database PostgreSQL che supportano le implementazioni Jira dei suoi clienti verso la piattaforma Aurora di Amazon Web Services. L'operazione, che ha coinvolto circa 3.000 server PostgreSQL distribuiti in 13 regioni AWS globali, rappresenta un caso di studio significativo per l'industria del cloud computing. La decisione strategica è stata motivata da obiettivi molto specifici: ridurre i costi operativi, migliorare l'affidabilità del servizio e ottimizzare le prestazioni complessive della piattaforma.
La strategia dietro la grande migrazione
Pat Rubis, principal site reliability engineer di Atlassian, ha spiegato che l'azienda gestisce un database dedicato per ogni cliente Jira, la maggior parte dei quali operava su AWS RDS for PostgreSQL con infrastruttura condivisa. Solo i clienti più grandi beneficiavano già di Aurora PostgreSQL. Alla fine del 2023, il team tecnico ha iniziato a esplorare la possibilità di trasferire l'intera flotta di database verso Aurora, puntando a risultati ambiziosi in termini di efficienza operativa.
La migrazione ha comportato anche un ridimensionamento significativo delle istanze, passando da m5.4xlarge su RDS a r6.2xlarge su Aurora. "Abbiamo mantenuto la stessa quantità di memoria, ma ridotto il numero e il tipo di CPU", ha precisato Rubis. L'obiettivo era dimezzare le dimensioni delle istanze AWS, passare da un SLA del 99,95% di uptime su RDS al 99,99% disponibile con Aurora, e accedere a funzionalità di autoscaling più avanzate.
Problemi produttivi per i colossi dei semiconduttori
Il settore dei semiconduttori sta attraversando una fase di incertezza strategica, come dimostra la situazione di Samsung che ha sospeso i piani per la produzione di chip negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dal Nikkei, il colosso sudcoreano ha ritardato il completamento di uno stabilimento in Texas dopo non essere riuscito a individuare clienti per i prodotti che intendeva realizzare. L'azienda ha quindi evitato di installare le attrezzature per la produzione di chip mentre cerca di comprendere meglio le esigenze del mercato.
Anche TSMC, il principale produttore taiwanese di semiconduttori, ha dovuto affrontare speculazioni sui suoi piani di espansione. Il Wall Street Journal ha riferito che l'azienda avrebbe pianificato di ritardare i lavori per gli stabilimenti in Giappone e Germania per concentrarsi sui massicci investimenti negli Stati Uniti. Tuttavia, TSMC ha smentito categoricamente queste voci, assicurando che le attività statunitensi non influenzeranno i piani di investimento in altri paesi.
Infosys contro il superlavoro
Il gigante indiano dei servizi tecnologici Infosys ha adottato una posizione ferma contro l'eccesso di lavoro, inviando comunicazioni ai dipendenti con l'avvertimento di non superare le nove ore e 15 minuti di lavoro giornaliero. L'azienda monitora attivamente le ore lavorative dei dipendenti per prevenire il burnout, una posizione che contrasta nettamente con le dichiarazioni del fondatore Narayana Murthy, che aveva invitato gli indiani a lavorare 70 ore alla settimana.
Sicurezza informatica e acquisizioni strategiche
La compagnia aerea australiana Qantas continua a gestire le conseguenze di un cyberattacco che ha esposto i dati di sei milioni di clienti. L'azienda ha annunciato che rivelerà presto i dettagli completi dell'impatto dell'incidente, precisando di non essere stata contattata da nessuno che rivendichi il possesso dei dati trafugati. Qantas ha implementato misure di sicurezza aggiuntive per limitare ulteriormente l'accesso e rafforzare il monitoraggio dei sistemi.
Nel frattempo, Xerox ha completato l'acquisizione di Lexmark dal consorzio cinese che includeva Ninestar Corporation, PAG Asia Capital e Shanghai Shouda Investment Centre. L'operazione da 1,5 miliardi di dollari è stata necessaria dopo che nel 2023 gli Stati Uniti hanno sanzionato Ninestar per l'uso di lavoro forzato, compromettendo la capacità di Lexmark di vendere nel mercato americano. Xerox ha dichiarato che la transazione rafforzerà il suo portafoglio prodotti e amplierà la sua presenza globale nei servizi di stampa e gestione della stampa.