Amazon si prepara a quella che potrebbe essere la più drastica riduzione di personale dalla fine del 2022, con un'ondata di licenziamenti che interesserebbe fino a 30.000 dipendenti delle divisioni corporate. Secondo quanto riportato da Reuters, i tagli dovrebbero iniziare questa settimana e rappresenterebbero una svolta significativa nella gestione delle risorse umane del colosso dell'e-commerce. L'annuncio arriva in un momento in cui l'azienda sta accelerando l'integrazione dell'intelligenza artificiale nelle proprie operazioni aziendali.
L'impatto dell'intelligenza artificiale sull'organico aziendale
Le ristrutturazioni pianificate toccheranno diversi settori strategici dell'azienda, dalle risorse umane ai servizi e dispositivi, fino alle operazioni. Fonti vicine alla questione hanno confermato che la decisione è strettamente collegata alla progressiva automazione dei processi attraverso l'implementazione di agenti basati su intelligenza artificiale. Un memo interno del CEO Andy Jassy, rivelato dalla CNBC, ha infatti chiarito che l'adozione massiccia di AI agents ridurrà la necessità di manodopera nelle funzioni corporate.
La cifra di 30.000 posizioni eliminate rappresenterebbe il taglio più consistente dal precedente piano di ridimensionamento avviato alla fine del 2022, quando Amazon aveva eliminato 27.000 posti di lavoro. Quel provvedimento era arrivato dopo un periodo di espansione forsennata durante la pandemia, quando l'azienda aveva assunto in modo massiccio per far fronte all'esplosione degli acquisti online.
Una strategia di ridimensionamento graduale
Negli ultimi mesi Amazon aveva già proceduto con tagli mirati ma di portata limitata. A gennaio l'azienda aveva ridotto l'organico nei dipartimenti Comunicazione e Sostenibilità, segnalando un approccio più selettivo rispetto alle grandi ristrutturazioni del passato. Questi interventi chirurgici sembravano indicare una fase di assestamento dopo l'iperattività del periodo pandemico.
Tuttavia, la nuova ondata di licenziamenti suggerisce che la leadership aziendale stia perseguendo una trasformazione strutturale più profonda, legata non solo a esigenze di contenimento dei costi ma a un ripensamento strategico del modello organizzativo. L'accelerazione nell'adozione dell'intelligenza artificiale sta infatti modificando radicalmente il fabbisogno di competenze e ruoli all'interno delle funzioni aziendali.
Nessuna conferma ufficiale da Seattle
Al momento della pubblicazione, Amazon non ha rilasciato commenti ufficiali sulla notizia, mantenendo il consueto riserbo su questioni che riguardano le politiche del personale. La prassi dell'azienda prevede generalmente comunicazioni dirette ai dipendenti interessati prima di dichiarazioni pubbliche, ma l'entità dei tagli previsti rende difficile mantenere la riservatezza.
Per il pubblico italiano, vale la pena contestualizzare che Amazon rappresenta uno dei maggiori datori di lavoro privati a livello globale, con centinaia di migliaia di dipendenti. Le decisioni prese dalla sede di Seattle hanno quindi ripercussioni significative sui mercati del lavoro di numerosi paesi, compresa l'Italia dove l'azienda ha progressivamente espanso la propria presenza negli ultimi anni con centri logistici e uffici.