News AI riscrive le regole del business model
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21/11/2025

CIO Korea e IT World hanno organizzato il CIO Summit 2025 incentrato sulla trasformazione digitale basata sull'AI il 20 novembre a Seul.

AI riscrive le regole del business model

L'intelligenza artificiale non è più una sperimentazione tecnologica relegata ai laboratori di innovazione, ma sta ridisegnando concretamente l'intera architettura operativa delle imprese moderne. Lo scenario che emerge dal CIO Summit 2025, tenutosi il 20 novembre scorso presso il Grand InterContinental Seoul Parnas e organizzato da CIO Korea e IT World, rivela come le organizzazioni stiano superando la fase dei progetti pilota per abbracciare un modello di trasformazione radicale in cui l'AI diventa il motore centrale delle decisioni e delle operazioni quotidiane. Sessanta professionisti del settore IT e business si sono confrontati su strategie concrete che vanno dalla riprogettazione degli ambienti di lavoro basati su agenti intelligenti fino all'automazione integrata di dati provenienti da video, linguaggio e sistemi di sicurezza.

La fine dell'era proof of concept

Secondo un recente rapporto di IDC presentato durante l'evento, il concetto stesso di trasformazione digitale sta mutando pelle. Non si tratta più di adottare nuove tecnologie, ma di utilizzare l'AI per generare direttamente valore economico misurabile. L'analisi prevede che entro il 2026 la struttura operativa standard delle aziende sarà basata su un'intelligenza collettiva dove agenti AI collegano autonomamente sistemi e dati per prendere decisioni operative.

Kim Kyung-min, direttore di IDC Korea, ha sottolineato durante il suo intervento introduttivo come questo cambiamento stia ridefinendo il ruolo stesso dei Chief Information Officer. Non più semplici gestori di infrastrutture tecnologiche, i CIO stanno evolvendo verso figure di "orchestratori digitali" responsabili della progettazione di valore, talenti e sistemi operativi dell'intera organizzazione. I dati parlano chiaro: gli investimenti in AI nella regione Asia-Pacifico sono cresciuti di 3,3 volte, mentre in Corea del Sud l'incremento raggiunge il 6,2 volte.

Quando gli strumenti digitali diventano un ostacolo

Richard Kang, responsabile delle operazioni di prodotto per Notion, ha identificato un paradosso che affligge molte organizzazioni contemporanee: la proliferazione eccessiva di strumenti digitali che invece di semplificare il lavoro lo frammentano. Documenti, note, piattaforme di gestione progetti esistono in silos separati, costringendo i dipendenti a sprecare tempo prezioso nella ricerca e nella duplicazione delle informazioni.

La soluzione proposta da Notion punta su un workspace unificato dove l'AI integra e collega conoscenze disperse, gestendo automaticamente dalla sintesi di documenti all'elaborazione di PDF, presentazioni e fogli di calcolo. Gli agenti AI personalizzati apprendono le regole e le modalità operative specifiche di ogni team, automatizzando compiti ripetitivi e funzionando come "stagisti virtuali" capaci di rispondere a domande e aggiornare documenti in tempo reale.

L'AI non gestisce più solo dati: progetta il modo in cui le persone lavorano

Il modello a ciclo chiuso che anticipa i problemi

Jay Saney, Senior Director per l'Asia-Pacifico di Omnissa, ha illustrato come l'ambiente di lavoro digitale contemporaneo—distribuito tra spazi fisici, dispositivi eterogenei e reti multiple—renda obsoleti i tradizionali approcci operativi. La risposta dell'azienda è una piattaforma integrata basata su un modello operativo "closed loop" guidato dall'intelligenza artificiale.

Questo sistema funziona rilevando automaticamente anomalie, diagnosticando cause, eseguendo interventi correttivi e verificando i risultati senza intervento umano. Come ha spiegato Saney, in passato un malfunzionamento richiedeva che il personale IT aprisse un ticket, investigasse il problema e applicasse una patch; oggi l'AI opera come un "motore operativo autonomo" che lavora più velocemente e con maggiore precisione rispetto agli esseri umani, destinato a diventare l'infrastruttura di base delle imprese.

La rivoluzione silenziosa dei PC aziendali

Kang Si-ho, direttore di Dell Technologies, ha evidenziato come la convergenza tra la fine del supporto per Windows 10 e l'espansione dell'AI stia rendendo inevitabile la transizione verso gli AI PC. Questi dispositivi, dotati di unità di elaborazione neurale (NPU) dedicate, sono progettati per gestire in locale operazioni di inferenza in tempo reale, sintesi, programmazione e analisi di sicurezza—compiti impossibili per i computer tradizionali.

Una ricerca globale di Dell prevede che entro il 2028 il 98% dei PC aziendali sarà equipaggiato con capacità AI integrate. L'azienda propone un ecosistema completo che unifica hardware, periferiche, sicurezza e soluzioni di gestione, trasformando il PC da semplice strumento in una piattaforma che integra produttività, sicurezza, dati e intelligenza in un flusso operativo unico.

La sicurezza fisica entra nell'era dei dati intelligenti

Lee Sang-hoon, Managing Director di Verkada Korea, ha lanciato una provocazione significativa: la sicurezza fisica non dovrebbe più essere responsabilità dei servizi generali o della gestione degli impianti, ma diventare una priorità strategica per i CIO. Il motivo è duplice: i sistemi CCTV rappresentano la più vasta fonte di dati non strutturati nelle aziende e, contemporaneamente, costituiscono una superficie di attacco cyber sempre più vulnerabile.

Lee ha denunciato come i sistemi di videosorveglianza, controllo accessi e sensori siano rimasti tecnologicamente fermi per oltre un decennio, lasciando inutilizzata un'enorme risorsa informativa. Verkada risponde integrando tutti i dispositivi di sicurezza fisica in un'unica piattaforma cloud e applicando modelli multimodali di intelligenza artificiale capaci di interpretare video, immagini e testo, trasformando i filmati in dati ricercabili e collegabili con sistemi gestionali, ERP e punti vendita per ridurre i tempi di risposta e aumentare l'efficienza operativa.

Oltre la barriera linguistica nel business globale

Choi Yong-su, Account Executive di DeepL, ha ridefinito il problema della comunicazione internazionale nelle aziende coreane non come una semplice "barriera linguistica" ma come una vera e propria "perdita informativa". Anche quando i dipendenti partecipano a riunioni globali, le differenze di comprensione linguistica impediscono una trasmissione completa delle informazioni, compromettendo la capacità esecutiva dell'intera organizzazione.

La soluzione proposta da DeepL consiste in un sistema di traduzione vocale AI in tempo reale che traduce istantaneamente gli interventi dei partecipanti durante le riunioni, garantendo che tutti accedano alle stesse informazioni. Secondo Choi, le aziende che hanno adottato questa tecnologia stanno sperimentando un cambiamento culturale tangibile: aumentano domande e discussioni, il flusso informativo diventa più chiaro e la qualità decisionale migliora sensibilmente.

Lo scenario macroeconomico che ridefinisce le priorità

Nella sessione conclusiva, l'economista professor Kim Young-ik ha delineato le prospettive economiche globali e nazionali per il 2026, fornendo il contesto macroeconomico in cui le trasformazioni tecnologiche si innestano. Dopo la crisi finanziaria del 2008 e la pandemia del 2020, governi e banche centrali hanno sostenuto l'economia attraverso espansione fiscale e tassi di interesse ultra-bassi, ma il risultato è stato un accumulo sistemico di debito pubblico, aziendale e delle famiglie.

Kim prevede che nei prossimi cinque anni la crescita economica mondiale si stabilizzerà attorno al 3% annuo, un contesto di crescita ridotta che genererà eccesso di offerta e renderà impossibile la sopravvivenza di tutte le imprese sul mercato. In questo scenario, il professore consiglia alle aziende di sviluppare strategie basate su focalizzazione selettiva, ristrutturazione organizzativa e costruzione di resilienza attraverso la diversità dei talenti. In periodi di crescente incertezza, ha concluso Kim, la diversità e la flessibilità organizzativa diventano fattori determinanti per la sopravvivenza aziendale.

Fonte: cio.com

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