Tecnologia Ue: strategia per proteggere cavi sottomarini
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25/02/2025

Piano UE per potenziare le reti: finanziamenti per nuovi cavi, mappatura infrastrutture esistenti e future. Azioni immediate e coinvolgimento dell'Enisa.

Ue: strategia per proteggere cavi sottomarini

Sicurezza dei cavi sottomarini europei potenziata dalla Commissione UE con un nuovo piano strategico che punta su prevenzione, rilevamento, risposta, recupero e deterrenza. L'annuncio arriva dal vicepresidente Henna Virkkunen e dall'alto rappresentante, in seguito alle anticipazioni della presidente Ursula von der Leyen durante la giornata dell'indipendenza energetica del Baltico a Vilnius.

Il piano rappresenta una risposta cruciale alle crescenti minacce che gravano sulle infrastrutture sottomarine europee. I cavi di comunicazione sottomarini trasportano il 99% del traffico internet intercontinentale, collegando gli Stati membri tra loro e con il resto del mondo. Gli incidenti recenti hanno evidenziato la vulnerabilità di queste infrastrutture critiche, con potenziali gravi ripercussioni sui servizi essenziali e sulla vita quotidiana dei cittadini europei.

Le azioni previste si basano sulle proposte del Gruppo di esperti per le infrastrutture di cavi sottomarini, composto dagli Stati membri e dall'Agenzia dell'UE per la sicurezza informatica (Enisa). I primi interventi partiranno già nel 2025, con la presentazione di una mappatura completa delle infrastrutture esistenti e pianificate, una valutazione coordinata dei rischi e una "cassetta degli attrezzi" per la sicurezza dei cavi. Verrà inoltre stilato un elenco prioritario dei progetti di cavi di interesse europeo.

Sul fronte della prevenzione, il piano mira a rafforzare la sicurezza e la valutazione dei rischi, con un focus sui finanziamenti per l'installazione di cavi nuovi e "smart". L'obiettivo è aumentare le ridondanze e migliorare la resilienza complessiva delle infrastrutture sottomarine. Questo approccio proattivo potrebbe tradursi in significativi risparmi per le aziende, riducendo i costi legati a potenziali interruzioni dei servizi di comunicazione.

Per quanto riguarda il rilevamento delle minacce, si punta a potenziare le capacità di monitoraggio in tutti i bacini marittimi europei, dal Mediterraneo al Baltico. Un sistema di allerta precoce consentirà di reagire tempestivamente agli incidenti, minimizzando i tempi di inattività e i relativi impatti economici per le imprese che dipendono da connessioni internet affidabili per le loro operazioni globali.

Le misure di risposta e recupero si concentrano sul miglioramento dell'efficienza del quadro di crisi a livello UE. Questo includerà protocolli di risposta rapida in caso di incidenti e il potenziamento delle capacità di riparazione dei cavi danneggiati. Per le aziende, ciò si traduce in una maggiore continuità operativa e in una riduzione dei rischi associati alle interruzioni delle comunicazioni internazionali.

Infine, il piano prevede misure di deterrenza, tra cui sanzioni e azioni diplomatiche contro i responsabili di eventuali sabotaggi. Parallelamente, verrà sviluppata una "diplomazia dei cavi" con i partner globali. Questo approccio multifaceted mira a creare un ambiente più sicuro per le infrastrutture critiche, offrendo maggiori garanzie alle imprese che operano su scala internazionale.

Aziende come Orange e Telecom Italia, attive nel settore delle telecomunicazioni sottomarine, potrebbero giocare un ruolo chiave nell'implementazione di queste misure di sicurezza. La loro esperienza potrebbe essere preziosa nello sviluppo di tecnologie innovative per il monitoraggio e la protezione dei cavi.

Realtà come Nokia e Ericsson, leader nelle soluzioni di rete, potrebbero contribuire con le loro competenze nella progettazione di cavi "smart" e sistemi di rilevamento avanzati. La collaborazione tra settore pubblico e privato sarà fondamentale per il successo di questa iniziativa.

In conclusione, il piano della Commissione UE per la sicurezza dei cavi sottomarini rappresenta un passo importante verso la creazione di un'infrastruttura di comunicazione più resiliente e affidabile. Per le aziende europee, questo si traduce in una maggiore stabilità operativa e in nuove opportunità di innovazione nel campo della sicurezza delle reti sottomarine.

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