News UE indaga SAP per monopolio nel supporto software
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30/09/2025

La Commissione europea sospetta pratiche anticoncorrenziali del fornitore, che si difende sostenendo di seguire gli standard del settore.

UE indaga SAP per monopolio nel supporto software

La Commissione Europea ha avviato un'indagine formale contro SAP, il colosso tedesco del software aziendale, per presunte pratiche anticoncorrenziali nel mercato dei servizi di manutenzione e supporto tecnico. L'inchiesta si concentra su un settore che vale miliardi di euro e che tocca direttamente migliaia di aziende europee che dipendono dai sistemi gestionali del gigante di Walldorf. La decisione dell'esecutivo comunitario arriva dopo un'indagine preliminare che ha fatto emergere diversi elementi di preoccupazione riguardo alle modalità con cui SAP gestisce il redditizio aftermarket dei servizi post-vendita.

Un monopolio di fatto sui servizi di supporto

Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva della Commissione per la transizione pulita, giusta e competitiva, ha delineato chiaramente le preoccupazioni dell'Unione Europea. Secondo Ribera, SAP potrebbe aver limitato artificialmente la concorrenza in questo mercato cruciale, rendendo più difficile per i competitor offrire alternative valide e lasciando i clienti europei con meno opzioni e costi più elevati.

Il cuore dell'accusa riguarda una serie di pratiche commerciali che la Commissione considera potenzialmente distorsive. In particolare, SAP obbligherebbe i clienti a utilizzare esclusivamente i propri servizi di manutenzione e supporto per tutti i software ERP installati in locale, impedendo quella che gli esperti chiamano strategia "mix and match" - la possibilità cioè di combinare servizi di fornitori diversi a prezzi e livelli di supporto differenziati.

Le clausole contestate e i costi nascosti

L'indagine ha fatto emergere diverse pratiche considerate problematiche. SAP impedirebbe ai clienti di interrompere i servizi di manutenzione per le licenze software non utilizzate, costringendoli di fatto a pagare per servizi di cui non hanno bisogno. Inoltre, l'azienda estenderebbe sistematicamente la durata iniziale delle licenze ERP senza permettere la cessazione dei contratti di manutenzione e supporto.

In alcuni casi, queste commissioni corrispondono all'importo che i clienti avrebbero pagato rimanendo sempre con SAP

Particolarmente contestate sono anche le commissioni di riattivazione che SAP applicherebbe ai clienti che decidono di tornare dopo aver sospeso i contratti di supporto. Secondo la Commissione, in alcuni casi questi costi equivalgono all'intero importo che i clienti avrebbero dovuto sostenere se non avessero mai interrotto il rapporto con il fornitore tedesco.

La risposta di SAP: "Pratiche standard del settore"

Dal canto suo, SAP ha respinto le accuse, definendo le proprie politiche commerciali come standard consolidati comuni in tutto il settore software globale. Un portavoce dell'azienda ha dichiarato che SAP ritiene le proprie politiche e azioni pienamente conformi alle norme sulla concorrenza, pur prendendo seriamente le questioni sollevate e collaborando strettamente con la Commissione per risolverle.

L'azienda ha inoltre precisato di non aspettarsi impatti materiali significativi sulle proprie performance finanziarie derivanti dal confronto con l'esecutivo europeo. Come "importante player europeo in un'industria globale molto dinamica", SAP si è detta impegnata nella concorrenza aperta e fiduciosa che la Commissione Europea punti a una conclusione rapida e equa del procedimento.

Il contesto strategico: la migrazione forzata al cloud

L'indagine arriva in un momento cruciale per SAP, che dall'inizio del 2021 sta spingendo aggressivamente i propri clienti verso soluzioni cloud e Software-as-a-Service. Con un valore di mercato di circa 275 miliardi di euro, l'azienda rappresenta il fornitore dominante di software aziendale in Europa, con molte delle più grandi aziende manifatturiere e industriali del continente che dipendono dai suoi sistemi ERP.

La strategia di SAP prevede la cessazione del supporto mainstream per il sistema ERP legacy ECC oltre il 2027, offrendo solo supporto esteso - con un sovrapprezzo del 2% - fino alla fine del 2030. Questa mossa ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti, tanto che il gruppo di utenti di lingua tedesca DSAG ha recentemente avvertito che chi sceglie supporto di terze parti potrebbe perdere sconti qualora decidesse di rientrare nel percorso di aggiornamento del vendor.

L'indagine della Commissione Europea potrebbe quindi rappresentare un momento di svolta per un mercato che tocca direttamente la competitività digitale dell'Europa, influenzando le scelte tecnologiche di migliaia di aziende e potenzialmente ridisegnando gli equilibri in uno dei settori più strategici dell'economia digitale continentale.

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