Scenario L'AI come arma per rispondere ai dazi, l'esperienza dei CFO
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16/07/2025

Le aziende americane affrontano crescenti pressioni: nuovi dazi, instabilità delle catene di fornitura globali e costi operativi in aumento minacciano la competitività.

L'AI come arma per rispondere ai dazi, l'esperienza dei CFO
Le aziende statunitensi stanno adottando un approccio sorprendentemente cauto di fronte alle turbolenze commerciali globali, privilegiando aggiustamenti incrementali piuttosto che trasformazioni radicali. Questa strategia, che potrebbe sembrare controintuitiva in un momento di forte instabilità, riflette in realtà una mentalità imprenditoriale più sofisticata di quanto appaia in superficie. Secondo una nuova ricerca condotta da PYMNTS Intelligence, la maggior parte delle grandi imprese sta scommettendo sulla resilienza interna anziché su cambiamenti strutturali immediati.

La realtà dei dazi: impatto devastante, reazioni misurate

I numeri parlano chiaro: il 96% delle aziende intervistate conferma che i dazi hanno danneggiato le loro operazioni, mentre l'84% deve fare i conti con carenze persistenti nella catena di approvvigionamento. Eppure, solo il 23% prevede di implementare modifiche operative a lungo termine nel prossimo anno. Questo apparente paradosso nasconde una logica precisa: trasferire un fornitore strategico o modificare un sito produttivo non è come cambiare canale televisivo.

Le decisioni strutturali richiedono revisioni normative complesse, approvazioni dei clienti e investimenti di capitale considerevoli. Molti dirigenti, inoltre, stanno scommettendo sul carattere temporaneo delle attuali tensioni commerciali, sperando che prevalgano approcci più pragmatici nelle relazioni internazionali.

Quando la cautela diventa strategia vincente

Il 60% delle imprese intervistate sta affrontando le sfide attraverso un coordinamento più stretto con i partner, contratti di approvvigionamento più intelligenti e una maggiore integrazione tra le funzioni finanziarie e di procurement. Questa tendenza rispecchia un'evoluzione maturata durante la pandemia e ora istituzionalizzata.

La disciplina operativa sta diventando il nuovo motore di crescita aziendale

Più della metà delle aziende sta rinegoziando i termini con fornitori e operatori logistici per ottenere leverage sui prezzi e ridurre l'esposizione ai rischi. Gli investimenti tecnologici sono in aumento, soprattutto in sistemi che offrono maggiore visibilità sui flussi di cassa, sui rischi dei fornitori e sulle performance degli acquisti.

Il modello della preparazione strategica

Quello che emerge dall'analisi è un cambio di paradigma significativo: le imprese stanno costruendo la resilienza attraverso la preparazione, piuttosto che attraverso trasformazioni immediate. Stanno gettando le basi per futuri cambiamenti, ma eseguendo ogni mossa con disciplina metodica.

Meno del 6% delle aziende sta adottando misure drastiche come il reshoring della produzione o la riprogettazione dei prodotti. La maggior parte preferisce tagliare i costi temporaneamente, apportare modifiche incrementali ai prezzi e rinegoziare i contratti con prudenza.

L'integrazione come chiave di volta

Le aziende stanno sfruttando i dati interni, incluse le analisi di procurement e pagamenti, per monitorare le performance dei fornitori e mantenere la continuità operativa senza sconvolgere i flussi di lavoro consolidati. Molte stanno dando priorità al miglioramento dei sistemi esistenti per evitare complessità inutili.

Questo approccio riflette una maggiore integrazione tra le funzioni finanziarie, operative e di approvvigionamento - qualcosa che molte organizzazioni hanno accelerato durante la pandemia e stanno ora istituzionalizzando.

La posizione tattica odierna non rappresenta un ritardo, ma una preparazione strategica. Molte imprese stanno utilizzando questo periodo di incertezza per affinare le proprie capacità interne e modernizzare i sistemi, posizionandosi meglio per mosse più trasformative in futuro.

Fonte: pymnts.com

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