News Spesa familiare rallenta ai minimi da 4 anni
2' 53''
19/09/2025

La Federal Reserve pubblica ogni quattro mesi un'indagine sulla spesa familiare, offrendo una panoramica su come vengono allocati i budget domestici

Spesa familiare rallenta ai minimi da 4 anni

Il panorama delle spese domestiche americane sta attraversando una fase di transizione delicata, caratterizzata da un rallentamento generale dei consumi ma accompagnata da un'impennata sorprendente negli acquisti di beni costosi. I dati della Federal Reserve di agosto, pubblicati lunedì 15 settembre, rivelano una contraddizione apparente che nasconde in realtà strategie di consumo più sofisticate di quanto si possa immaginare. Le famiglie americane sembrano aver adottato un approccio selettivo alla spesa, concentrando le proprie risorse su investimenti significativi mentre rallentano su altri fronti.

La frenata generale nasconde strategie mirate

L'incremento mediano anno su anno della spesa mensile delle famiglie si è ridotto al 4,1% in agosto, in calo rispetto al 4,5% di aprile, segnando il ritmo più lento dal quadriennio precedente. Tuttavia, questo raffreddamento generale maschera un fenomeno interessante: il 60,8% delle famiglie ha effettuato almeno un "grande acquisto" negli ultimi quattro mesi, la percentuale più alta da agosto 2023.

Il dato acquisisce particolare rilevanza se confrontato con il 53,5% registrato ad aprile, suggerendo che molte famiglie abbiano anticipato spese significative durante l'estate, possibilmente in previsione delle incertezze autunnali e della stagione natalizia.

I redditi più bassi guidano la ripresa degli acquisti importanti

Contrariamente alle aspettative, sono state le famiglie con redditi inferiori ai 50.000 dollari annui a mostrare l'incremento più marcato negli acquisti di grande entità, passando dal 39% di aprile al 46% di agosto. Questo gruppo demografico ha anche dominato il mercato immobiliare, con il 3,2% che ha acquistato una casa, registrando un aumento del 21% rispetto ad aprile.

Le famiglie più abbienti, con redditi superiori ai 100.000 dollari, hanno mantenuto comunque livelli elevati con il 77% che ha effettuato grandi acquisti, ma la loro crescita è stata più contenuta rispetto ai gruppi a reddito più basso.

L'estate ha portato una stagione di acquisti anticipati

Vacanze ed elettronica trainano i consumi stagionali

La spesa per vacanze ha registrato un'impennata significativa, coinvolgendo il 30% delle famiglie, un incremento del 40% rispetto ad aprile e del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli acquisti di elettronica e veicoli hanno interessato rispettivamente il 17% e il 12% delle famiglie, entrambi in crescita di 10 punti percentuali.

Anche il settore immobiliare ha beneficiato di questo trend, con il 2,5% delle famiglie che ha acquistato casa (aumento del 20% da aprile) e il 20% che ha intrapreso ristrutturazioni domestiche. Elettrodomestici e mobili hanno completato il quadro dei beni durevoli più richiesti.

Stabilità dei redditi: luci e ombre per classe sociale

La variabilità dei redditi presenta un quadro contrastante a seconda della fascia economica. Mentre l'80% delle famiglie riporta fluttuazioni mensili inferiori al 5%, le famiglie del ceto medio hanno raggiunto una stabilità record con l'83% che registra variazioni sotto questa soglia, il dato migliore dal 2018.

Al contrario, solo il 74% delle famiglie a basso reddito gode di questa stabilità, rappresentando il livello più basso da quando è iniziata la rilevazione. Questo dato si allinea con le ricerche PYMNTS Intelligence che evidenziano come circa il 46% dei consumatori un tempo stabili viva ora da stipendio a stipendio, con oltre due terzi delle famiglie americane in questa condizione.

Prospettive future: prudenza e risparmio al centro

Le aspettative per i prossimi dodici mesi mostrano un atteggiamento più cauto, con una crescita mediana prevista del 3%. Le spese essenziali dovrebbero aumentare del 4,7%, mentre quelle non essenziali raddoppiano al 2%. Utilities ed educazione si prospettano come i settori con i maggiori incrementi attesi.

In caso di un ipotetico aumento del reddito del 10%, le famiglie destinerebbero in media il 50% a risparmi o investimenti, il 33% al rimborso di debiti e solo il 17% a spese aggiuntive o donazioni, confermando un approccio sempre più orientato alla sicurezza finanziaria a lungo termine.

Fonte: pymnts.com

Condividi questo contenuto