News OpenAI incontra gli Emirati per progetti AI
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29/09/2025

Il CEO di OpenAI incontra il presidente degli Emirati Arabi Uniti per discutere le ambizioni nazionali nel settore dell'intelligenza artificiale

OpenAI incontra gli Emirati per progetti AI

Il colosso dell'intelligenza artificiale OpenAI sta stringendo legami sempre più saldi con gli Emirati Arabi Uniti, in una mossa che potrebbe ridisegnare gli equilibri geopolitici nel settore tecnologico globale. L'incontro tra Sam Altman, amministratore delegato della società californiana, e lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan rappresenta un tassello fondamentale nella strategia emiratina di costruire un ecosistema AI integrato che sostenga i piani di sviluppo nazionale. Questa alleanza si inserisce nel più ampio contesto della corsa mediorientale verso la supremazia nell'intelligenza artificiale, dove petrolio e algoritmi si fondono per creare nuove forme di potere economico.

La trasformazione digitale del Golfo Persico

Gli Emirati Arabi Uniti stanno vivendo una metamorfosi tecnologica senza precedenti, trasformandosi da economia basata sugli idrocarburi a hub globale dell'innovazione digitale. Il paese sta sviluppando uno dei data center per AI più grandi al mondo, accompagnato da un modello di intelligenza artificiale specificamente progettato per la lingua araba. Questa iniziativa rappresenta un ponte culturale e tecnologico che potrebbe rivoluzionare l'accesso all'AI per oltre 400 milioni di parlanti arabi nel mondo.

La strategia emiratina si basa su una solida partnership con gli Stati Uniti, consolidata dall'accordo firmato lo scorso maggio durante la visita del presidente Donald Trump ad Abu Dhabi. L'intesa prevede la costruzione di uno dei campus AI più estesi al di fuori del territorio americano, testimoniando la fiducia reciproca tra le due nazioni nel campo dell'innovazione tecnologica.

La battaglia dei megawatt nel deserto

Nel cuore del Medio Oriente si sta consumando una vera e propria guerra dei data center, dove la capacità computazionale diventa il nuovo oro nero. L'Arabia Saudita ha lanciato la sfida più ambiziosa, con una capacità esistente di oltre 300 megawatt che supera i 250 megawatt degli Emirati. Tuttavia, è nei progetti futuri che Riad mostra le proprie ambizioni più audaci: 2.200 megawatt in programmazione contro i 500 degli Emirati.

Intelligence artificiale e petrolio: la nuova equazione del potere mediorientale

Questi numeri raccontano una storia di investimenti massicci e visioni a lungo termine, dove la capacità computazionale diventa il parametro per misurare l'influenza geopolitica futura. La corsa non riguarda solo la quantità, ma anche la qualità dell'infrastruttura tecnologica che queste nazioni stanno costruendo per attrarre i giganti globali dell'AI.

Il puzzle della preparazione tecnologica regionale

L'analisi dell'International Institute of Strategic Studies rivela un panorama eterogeneo per quanto riguarda la preparazione all'intelligenza artificiale nella regione mediorientale. Israele guida la classifica, seguito da Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, mentre Qatar, Oman e Bahrein occupano posizioni intermedie. Gli altri paesi della regione mostrano invece un divario considerevole, evidenziando come la rivoluzione AI stia creando nuove forme di disuguaglianza tecnologica anche all'interno dello stesso contesto geografico.

Questa disparità riflette differenze sostanziali negli investimenti in ricerca, nelle politiche governative e nella capacità di attrarre talenti internazionali. La sfida per i paesi emergenti sarà quella di colmare rapidamente questo gap per non rimanere esclusi dalla nuova economia digitale.

L'ecosistema OpenAI e la visione di Altman

La strategia globale di OpenAI si intreccia perfettamente con le ambizioni emiratine di costruire un'economia basata sulla conoscenza. L'ultima versione di ChatGPT rappresenta un passo concreto verso la visione di Sam Altman di rendere l'intelligenza "abbondante" attraverso lo sviluppo di infrastrutture sempre più potenti. Questa filosofia trova terreno fertile negli Emirati, dove gli investimenti governativi si sposano con la necessità di diversificare l'economia nazionale.

L'impegno da 100 miliardi di dollari di Nvidia per espandere la capacità computazionale di OpenAI consolida ulteriormente il ruolo centrale di entrambe le aziende nel panorama dell'intelligenza artificiale generativa. Questa alleanza industriale, combinata con i partenariati geopolitici come quello emiratino, sta ridisegnando la mappa mondiale dell'innovazione tecnologica, dove il Golfo Persico emerge come nuovo protagonista della rivoluzione digitale globale.

Fonte: pymnts.com

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