La corsa alla trasformazione accelera
I numeri emersi dalla ricerca condotta da Source Global Research parlano chiaro: il 60% delle aziende tecnologiche prevede di investire in ristrutturazioni organizzative nei prossimi diciotto mesi. Non si tratta di semplici aggiustamenti, ma di cambiamenti profondi che toccano l'essenza stessa del modo di operare. Tony Maroulis, consulente principale della società di ricerca, osserva come le crisi e le incertezze degli ultimi anni abbiano paradossalmente preparato il terreno per questa fase di investimenti ambiziosi.
Il settore della consulenza per tecnologia, media e telecomunicazioni ha registrato una crescita del 7%, raggiungendo gli 8,25 miliardi di dollari. Un segnale che dopo due anni di rallentamento, caratterizzati da una crescita pressoché piatta del 2% nel 2023, il mercato ha ritrovato slancio proprio grazie alle pressioni esercitate dall'evoluzione dell'intelligenza artificiale.
Quando l'innovazione diventa necessità
La ricerca, basata su interviste con 150 clienti del settore, rivela un panorama in cui le aziende non hanno più il lusso di rimandare le decisioni. Il 54% sta ripensando completamente i propri modelli operativi, mentre il 60% considera operazioni di fusione e acquisizione come strategia per affrontare le sfide del momento. La carenza di talenti specializzati emerge come uno dei fattori chiave che spinge verso queste aggregazioni aziendali.
Come sottolinea la ricerca di Source, praticamente nessuna organizzazione può permettersi di non avere una roadmap per l'implementazione dell'AI, spesso supportata da consulenze esterne specializzate. Le aziende di telecomunicazioni si concentrano principalmente sul miglioramento delle infrastrutture tecnologiche, mentre quelle del settore media puntano esplicitamente sull'utilizzo delle tecnologie emergenti.
Il caso Salesforce: tra efficienza e sacrifici
L'esempio più eclatante di questa trasformazione arriva da Salesforce, dove l'implementazione degli agenti AI ha portato al taglio di 4.000 posizioni nel supporto clienti. Marc Benioff, CEO dell'azienda, ha dichiarato senza mezzi termini di aver ridotto il personale da 9.000 a circa 5.000 unità, spiegando che semplicemente "servono meno persone" per svolgere le stesse funzioni.
La società ha precisato che l'utilizzo interno di Agentforce ha comportato una diminuzione significativa dei casi di supporto, eliminando la necessità di sostituire gli ingegneri che lasciavano l'azienda. Tuttavia, Salesforce ha anche annunciato di aver ricollocato centinaia di dipendenti in altri settori come i servizi professionali, le vendite e il successo del cliente, dimostrando come la rivoluzione AI non significhi necessariamente solo tagli, ma anche ridistribuzione delle competenze.
Questo scenario rappresenta il nuovo paradigma che le aziende tecnologiche devono affrontare: adattarsi rapidamente o rischiare di rimanere indietro in un mercato dove l'intelligenza artificiale non è più un'opzione, ma una necessità competitiva che ridefinisce ogni aspetto del business.