Tecnologia L'86% delle aziende ha un terzo di fatture in ritardo
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11/07/2025

Nonostante la trasformazione digitale diffusa, un nuovo rapporto rivela che molte aziende, specialmente PMI, affrontano ancora sfide significative.

L'86% delle aziende ha un terzo di fatture in ritardo

La trasformazione digitale ha raggiunto tutti i settori dell'economia, eppure numerose aziende, specialmente quelle di dimensioni medio-piccole, continuano a dipendere da processi manuali per la gestione dei crediti che stanno letteralmente erodendo la loro capacità di crescita. Un nuovo rapporto di settore mette in luce come queste inefficienze, spesso sottovalutate, rappresentino un ostacolo concreto al flusso di cassa e alla stabilità finanziaria delle imprese. I dati emersi dall'analisi dipingono un quadro preoccupante: nonostante le tecnologie disponibili, la maggior parte delle aziende resta ancorata a metodologie superate che generano ritardi, errori e dispute costose.

Il peso nascosto degli errori umani

Quando si parla di accounts receivable, ci si riferisce al processo cruciale che trasforma le vendite in liquidità effettiva. Tuttavia, secondo i dati raccolti da PYMNTS Intelligence, il 35% delle aziende di medie dimensioni dipende ancora interamente da processi manuali. Versapay ha identificato nell'errore umano durante l'inserimento manuale dei dati una delle principali cause di dispute sulle fatture e ritardi nei pagamenti.

La situazione diventa ancora più critica se si considera che oltre il 75% delle piccole e medie imprese gestisce ancora manualmente il recupero crediti o risolve le controversie tramite email. Questa dipendenza da procedure antiquate crea un effetto domino che compromette l'intera catena operativa aziendale.

I numeri dell'inefficienza

L'impatto diretto sui ricavi è tutt'altro che trascurabile. Un'indagine condotta da Versapay ha rivelato che solo il 23% dei Chief Financial Officer considera i propri team completamente aggiornati sulla gestione delle fatture, mentre molti ammettono di essere settimane o addirittura mesi indietro rispetto alla programmazione prevista. Il 27% degli intervistati ha dichiarato di dedicare almeno la metà del tempo dei propri team AR alla risoluzione di dispute sulle fatture.

La pervasività dei ritardi nei pagamenti emerge chiaramente dai dati: l'86% delle aziende riporta che fino al 30% delle vendite fatturate mensilmente risulta scaduto, creando un serio prosciugamento del flusso di cassa. Nonostante questi numeri allarmanti, solo il 17% delle imprese intervistate ha completamente automatizzato i propri processi di pagamento.

L'agilità finanziaria non è più opzionale: è una necessità

Il paradosso dell'automazione mancata

Carey O'Connor Kolaja, CEO di Versapay, ha sottolineato come l'agilità finanziaria sia diventata una necessità imprescindibile piuttosto che un'opzione. La dirigente ha evidenziato come i processi manuali, inclusa la dipendenza dagli assegni per quasi il 40% del volume dei pagamenti B2B negli Stati Uniti, creino attrito e vulnerabilità, rendendoli suscettibili persino a interruzioni causate da disastri naturali.

R.J. Ancona, vicepresidente e general manager per i prodotti B2B presso American Express, ha aggiunto una prospettiva interessante: sebbene modificare i processi di pagamento possa sembrare scoraggiante, il tempo e il costo dell'automazione risultano spesso "più facili da implementare del previsto" e offrono benefici sia a breve che a lungo termine.

Le conseguenze sui rapporti commerciali

Gli effetti negativi dei ritardi nei pagamenti si estendono ben oltre i semplici numeri contabili. Il 26% degli intervistati ha citato questi ritardi come motivo per interrompere partnership commerciali, evidenziando come le inefficienze nei processi AR possano compromettere relazioni strategiche costruite nel tempo. Questo aspetto assume particolare rilevanza nel contesto B2B, dove la fiducia reciproca rappresenta un asset fondamentale.

L'automazione, secondo Kolaja, offre un vantaggio competitivo alle aziende rimuovendo le barriere al flusso di cassa, eliminando il caos operativo e ripristinando il controllo finanziario attraverso decisioni basate sui dati e strategie di outreach personalizzate.

La roadmap verso l'efficienza

Il rapporto si conclude con una strategia operativa per le aziende, enfatizzando la necessità di una valutazione accurata, definizione di obiettivi chiari, partnership strategiche, soluzioni scalabili e perfezionamento continuo per ottimizzare l'AR in funzione della crescita futura. La ricerca di PYMNTS Intelligence indica che l'automazione AR può ridurre significativamente i tempi di recupero crediti, con una potenziale riduzione del 67% per le aziende che adottano queste soluzioni.

In un'epoca in cui la velocità di adattamento determina spesso la sopravvivenza aziendale, continuare a dipendere da processi manuali per la gestione dei crediti non rappresenta solo un'inefficienza operativa, ma un vero e proprio rischio strategico che può compromettere la competitività a lungo termine.

Fonte: pymnts.com

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