News DoNotPay: il chatbot assisterà un imputato in tribunale
Marina Londei
2' 18''
17/01/2023

DoNotPay, chatbot dell'omonima azienda, assisterà un imputato in tribunale sostituendo l'avvocato nella battaglia legale.

DoNotPay: il chatbot assisterà un imputato in tribunale

L'intelligenza artificiale non conosce limiti: ben presto arriverà anche in tribunale per sostituire gli avvocati nelle loro battaglie legali. Lo ha annunciato Joshua Browder, CEO di DoNotPay, un chatbot integrato con un modello di intelligenza artificiale che supporta gli utenti nelle contestazioni contro frodi, multe e discriminazioni.

Browder è convinto che la tecnologia di sua ideazione sia pronta per affrontare un caso in tribunale, e per questo nei prossimi mesi DoNotPay assisterà un accusato in un processo. Il modello genererà una serie di argomentazioni giuridiche per rispondere alle accuse, che l'imputato ripeterà in tribunale.

DoNotPay per le battaglie legali

DoNotPay nasce come chatbot per aiutare gli utenti ad affrontare la burocrazia di tutti i giorni, per ottenere rimborsi e indennità o combattere frodi e discriminazioni. Spesso le procedure per richiedere risarcimenti o sporgere denuncia sono lunghe e complesse e necessitano di diversi documenti.

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DoNotPay processo

Il modello di IA sviluppato da Browder consente di velocizzare queste procedure aiutando gli utenti a trovare facilmente le risorse di cui hanno bisogno, oltre che a compilare i report per ricevere il rimborso che si merita.

Il chatbot è in grado di districarsi nella burocrazia analizzando i cavilli e le regolamentazioni, trovando la via migliore per aiutare i consumatori nelle battaglie legali.

Il chatbot che sostituisce gli avvocati

Il CEO di DoNotPay ha ritenuto che il modello fosse pronto per affrontare un processo in tribunale: nei prossimi mesi il chatbot darà prova delle due capacità. Browder ha deciso di non rivelare l'identità dell'imputato né la data del processo per evitare che il giudice impedisca l'uso del chatbot.

Nonostante alcune grandi firme americane utilizzino già sistemi di IA per la revisione di documenti legali, quella di Browder sembra una scelta azzardata che ha sollevato diversi dubbi: molti avvocati si stanno chiedendo se si tratta di una pratica illegale, visto che la legge prevede una licenza professionale per operare nei tribunali.

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DotNotPay processo

Browder aveva già preso in considerazione questo problema e ha affermato di aver trovato due giurisdizioni nelle quali la pratica non è considerata illegale. Rimangono comunque numerose perplessità sul suo utilizzo e, mentre si attende con ansia l'esito del processo, la discussione rimane accesa.

Lo stesso Browder, di fronte ai numerosi dubbi, ha affermato che le decisioni prese dall'IA vanno comunque approvate da un avvocato: il processo sarà un banco di prova per valutare il livello di maturità del modello.

Sebbene i modelli di intelligenza artificiale abbiano fatto passi da gigante negli ultimi anni, non sono ancora in grado di ricoprire certi ruoli. È sufficiente un errore nei dataset di training per produrre risultati sbagliati che, nel caso dell'ambito legale, potrebbero portare a conseguenze molto gravi. 

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