News Dipendenti usano AI per creare "workslop"
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01/10/2025

L'intelligenza artificiale doveva renderci più produttivi, ma ora sembra alimentare divisioni e conflitti tra le persone anziché unirle.

Dipendenti usano AI per creare "workslop"

Nelle aziende americane si sta diffondendo un fenomeno tanto preoccupante quanto costoso: i dipendenti stanno inondando i colleghi di contenuti generati dall'intelligenza artificiale che sembrano professionali ma sono sostanzialmente inutili. Questo materiale, ribattezzato dagli esperti "workslop" (un gioco di parole tra "work" e "slop", letteralmente "poltiglia lavorativa"), sta creando una spirale di inefficienza che danneggia sia la produttività che i rapporti interpersonali negli uffici. Il problema è emerso chiaramente da una ricerca condotta dal Social Media Lab di Stanford insieme a BetterUp Labs, che ha documentato come quattro dipendenti su dieci abbiano ricevuto questo tipo di contenuto nell'ultimo mese.

Il costo nascosto dell'intelligenza artificiale mal utilizzata

I numeri della ricerca sono eloquenti e rivelano una realtà inaspettata. Ogni volta che un lavoratore riceve materiale generato dall'IA che necessita di essere completamente rielaborato, l'azienda perde circa 186 dollari al mese per dipendente in produttività. Una cifra ironica, considerando che è quasi identica al costo di un abbonamento ChatGPT Pro.

Il problema non si limita alla sfera economica, ma tocca profondamente le dinamiche relazionali. Oltre la metà dei destinatari di questi contenuti si sente infastidita, più di un terzo rimane confusa e quasi un quarto considera offensivo ricevere materiale chiaramente prodotto dall'intelligenza artificiale senza alcun controllo umano.

Quando la tecnologia erode la fiducia

Le conseguenze sui rapporti professionali sono particolarmente gravi. Il 42% dei partecipanti allo studio ha ammesso di fidarsi meno dei colleghi che inviano regolarmente contenuti generati dall'IA, mentre oltre un terzo li considera meno creativi e intelligenti di quanto pensasse inizialmente.

La pigrizia digitale sta creando una società che pensa sempre meno

Un dirigente del settore tecnologico ha raccontato ai ricercatori la sua esperienza: "È stato confuso capire cosa stesse realmente succedendo nell'email e cosa volesse effettivamente dire. Ci sono volute un paio d'ore solo per riunire tutti e ripetere le informazioni in modo chiaro e conciso".

Un flusso bidirezionale di mediocrità

La ricerca ha svelato un aspetto ancora più preoccupante: il fenomeno del workslop non riguarda solo i dipendenti di livello medio-basso. Il 18% di questo materiale viene inviato direttamente ai manager, ma il 16% proviene proprio dai dirigenti stessi. Sembra che l'intera gerarchia aziendale sia disposta a delegare il pensiero critico alle macchine.

Un operatore del settore finanziario ha descritto con lucidità la situazione: "Si è creata una condizione in cui ho dovuto decidere se riscriverlo io stesso, farglielo riscrivere, oppure considerarlo abbastanza buono. Sta alimentando l'agenda di creare una società mentalmente pigra e dal pensiero lento, che diventerà completamente dipendente da forze esterne".

Il paradosso della produttività promessa

Questi risultati sollevano interrogativi fondamentali sui reali benefici dell'intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro. Una recente analisi del governo britannico sull'implementazione di Microsoft 365 Copilot nel Dipartimento per il Business e il Commercio non ha riscontrato nessun miglioramento chiaro della produttività. Parallelamente, una ricerca del MIT ha documentato che circa il 95% delle organizzazioni non vede alcun ritorno misurabile degli investimenti nell'IA generativa.

Il settore tecnologico e i servizi professionali risultano essere i principali produttori di workslop, in un paradosso che vede proprio gli ambiti più innovativi generare la maggior quantità di contenuti inutili. Mentre sempre più aziende spingono i dipendenti a utilizzare l'intelligenza artificiale - minacciando persino il licenziamento per chi si rifiuta - la tentazione di prendere scorciatoie dannose diventa sempre più forte.

La ricerca è ancora in corso, ma i primi risultati dipingono un quadro preoccupante: utilizzare l'IA per produrre lavoro apparentemente accettabile è facile, ma ottenere risultati realmente utili richiede competenze specifiche che molti lavoratori sembrano non possedere o non voler sviluppare.

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