Oggi si stanno affermando modelli organizzativi aziendali chiamati "pluralistici", cioè basati su una visione comune che coinvolge tutti gli stakeholder e pone molta attenzione alla responsabilità sociale.
In un modello organizzativo pluralistico si supera la visione gerarchica classica e viene chiesto alle persone di agire con responsabilità e motivazione; ciò si traduce in una maggiore autonomia dei dipendenti e la possibilità dei leader di delegare le attività responsabilizzando i collaboratori.
Stefano Mainetti, Executive Chairman di WebScience, agile digital factory italiana, ha approfondito l'argomento sottolineando che, a fronte di una maggiore autonomia, è necessario allineare i dipendenti sugli obiettivi aziendali per evitare ritorsioni sull'efficacia delle decisioni.
Mainetti usa uno schema ispirato a uno analogo di Henrik Kniberg, autore e consulente nel mondo tech, per spiegare come autonomia e allineamento vadano valutati in modo connesso e cosa implica la carenza di uno o dell'altro.
Analizzando i quattro quadranti in cui è scomposta la figura, nel caso di basso allineamento e bassa autonomia si crea un clima di confusione dove le persone sono costrette a eseguire gli ordini ma non ne comprendono le motivazioni. Si tratta di uno scenario di forte deresponsabilizzazione nel quale i collaboratori operano come macchine, potenzialmente molto frustrante.
Se invece nei team c'è basso allineamento e alta autonomia, le persone decidono da sole le attività da svolgere ma il rischio concreto è che vadano in direzioni diverse, minando il successo delle iniziative del business. In altri casi è possibile anche che i dipendenti non decidano nulla se non abituati a prendere decisioni.
Nel caso di allineamento elevato ma bassa autonomia, le persone sono aggiornate sugli obiettivi da raggiungere e le motivazioni dietro le attività, ma aspettano che gli venga detto cosa fare. In questo scenario i leader si sobbarcano di tutte le responsabilità e devono possedere tutte le competenze del caso per decidere correttamente.
Infine, nel caso auspicabile di alto allineamento e alta autonomia le persone sono in grado di prendere le proprie decisioni e sanno muoversi tutte verso un obiettivo comune.
Le metodologie agili garantiscono autonomia e allineamento
Mainetti sottolinea che le metodologie agili sono in grado di far convergere autonomia e allineamento nei team e realizzare il successo del business.
L'autonomia non solo motiva le persone, ma consente ai dipendenti di operare più velocemente visto che non devono aspettare che qualcuno approvi le loro decisioni: le scelte vengono prese da chi ha le migliori competenze sul campo, non esclusivamente dai leader.
Allo stesso tempo è necessario allineare tutti gli stakeholder, dai team operativi ai leader aziendale, per assicurarsi che tutti abbiano una visione chiara degli obiettivi e delle priorità e collaborino in modo efficace.
Le metodologie agile favoriscono l'allineamento promuovendo la comunicazione continua e trasparente, il coinvolgimento dei membri del team, la definizione di obiettivi chiari ed esplicitati in ordine di priorità, i feedback tempestivi e l'idea di responsabilità condivisa.
In WebScience, spiega Mainetti, non esiste più una gerarchia tradizionale, ma ci sono gruppi autonomi e specifiche aree di intervento. Esistono sfere di responsabilità gestite da i leader delle diverse aree aziendali, e le interazioni tra queste aree sono gestite tramite appositi incontri. A guidare le discussioni è il principio dell'autonomia che permette a chi ha conoscenza diretta del settore di avere più peso sulle decisioni.
"Le esperienze maturate da WebScience e dai diversi attori della comunità che si occupa di agilità possono essere utili e di ispirazione per tutte le aziende che oggi stiano approcciando la transizione da modelli organizzativi gerarchici basati sul comando e controllo a modelli pluralistici" afferma Mainetti.
La trasformazione dell'organizzazione è un processo che scava in profondità nella cultura aziendale e cambia radicalmente la struttura organizzativa e le pratiche di gestione. "Questi cambiamenti richiedono tempo, risorse e un impegno significativo da parte dei leader e dei dipendenti dell'organizzazione" conclude Mainetti.