Il mercato dei server sta attraversando una trasformazione silenziosa ma profonda, dove i processori basati su architettura Arm stanno erodendo il tradizionale dominio di Intel. Nel secondo trimestre del 2024, questi chip hanno conquistato un quarto dell'intero mercato server globale, segnando un balzo impressionante rispetto al 15% registrato appena un anno prima. Questo cambiamento rappresenta una svolta epocale in un settore storicamente dominato dall'architettura x86, con implicazioni che si estendono ben oltre i semplici numeri di vendita.
La rivoluzione silenziosa dei data center
Baron Fung, analista di Dell'Oro Group, identifica nel boom dell'intelligenza artificiale il catalizzatore principale di questa metamorfosi. Le piattaforme Grace-Blackwell di Nvidia, in particolare i sistemi GB200 e GB300 NVL72, stanno ridefinendo gli standard dell'elaborazione enterprise. Questi colossi tecnologici da 120 kilowatt integrano 72 GPU Blackwell con 36 processori Grace di Nvidia, quest'ultimi basati proprio sull'architettura Arm Neoverse V2 sviluppata dalla società britannica.
I chip Grace a 72 core, introdotti per la prima volta nel 2022, sono stati ingegnerizzati specificamente per massimizzare il trasferimento dati attraverso l'interfaccia proprietaria NVLink-C2C di Nvidia. Le prime spedizioni commerciali sono iniziate in volumi limitati verso la fine del 2023, mentre le versioni aggiornate basate sull'architettura Blackwell Ultra hanno iniziato a essere distribuite nel secondo trimestre, con operatori specializzati come CoreWeave tra i primi destinatari.
Oltre Amazon: l'espansione del fronte Arm
Fino a poco tempo fa, la presenza di Arm nei data center era quasi esclusivamente legata ai processori personalizzati per il cloud computing, come i Graviton di AWS. Amazon Web Services ha pionieristicamente adottato silicio Arm personalizzato dal 2018, ma solo negli ultimi anni Microsoft e Google hanno abbracciato seriamente l'instruction set RISC con i loro rispettivi processori Cobalt e Axion. Secondo Fung, attualmente i ricavi generati dai processori Grace sono paragonabili a quelli delle GPU cloud, segnalando un cambio di paradigma significativo.
Questi chip trovano impiego sia per carichi di lavoro interni che per servizi cloud rivolti ai clienti. La diversificazione dell'ecosistema Arm rappresenta una sfida concreta al duopolio tradizionale che ha caratterizzato il mercato dei processori server per decenni.
Obiettivi ambiziosi e prospettive future
Nonostante i progressi impressionanti, il 25% di quota di mercato rimane distante dall'obiettivo del 50% che Mohamed Awad, responsabile dell'infrastruttura Arm, sperava di raggiungere entro la fine del 2025. L'azienda britannica potrebbe tuttavia vedere crescere ulteriormente la propria presenza grazie all'arrivo di nuovi attori nel settore. Nvidia sta già sviluppando un nuovo processore basato su Arm utilizzando core personalizzati denominati Vera, mentre Qualcomm e Fujitsu stanno lavorando su chip server nuovi o aggiornati, entrambi qualificati per l'utilizzo con la tecnologia NVLink Fusion di Nvidia.
Le ambizioni di Arm si estendono oltre il dominio dei server. L'estate scorsa, il CEO Rene Haas ha previsto che entro il 2029 la metà di tutti i PC Windows venduti sarà alimentata da processori Arm, suggerendo una strategia di espansione che mira a rivoluzionare l'intero panorama computazionale.
Il mercato in fermento
L'espansione di Arm si inserisce in un contesto di crescita esplosiva dell'intero settore. Secondo Dell'Oro, il ciclo di espansione dell'IA ha spinto il mercato dei componenti server e storage a una crescita del 44% anno su anno nel secondo trimestre. Le vendite di SmartNIC e unità di elaborazione dati (DPU) sono praticamente raddoppiate rispetto all'anno precedente, alimentate dal passaggio verso Ethernet per i cluster di calcolo AI. Contemporaneamente, gli ASIC AI personalizzati stanno raggiungendo volumi di spedizione comparabili a quelli delle GPU, anche se queste ultime continuano a dominare i ricavi degli acceleratori. Per il 2025, Dell'Oro prevede una crescita del mercato dei componenti per sistemi server e storage del 46%, consolidando ulteriormente questa tendenza trasformativa.