La rivoluzione dell'intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta creando un divario di rendimento tra i diversi settori industriali negli Stati Uniti. Un recente rapporto di PYMNTS, basato su interviste a 540 dirigenti di aziende con fatturato annuo di almeno 1 miliardo di dollari, rivela significative disparità nell'adozione e nei benefici ottenuti dalla GenAI tra vari comparti economici.
Questo divario nell'utilizzo della GenAI sta delineando nuovi scenari competitivi, con alcune industrie che ottengono vantaggi sostanziali mentre altre faticano ad implementare efficacemente queste tecnologie. Le differenze emerse mostrano come un approccio strategico e personalizzato all'adozione dell'AI generativa possa tradursi in concreti ritorni sugli investimenti.
Il settore dell'informazione in prima linea
Il comparto dell'informazione emerge come leader indiscusso nell'ottenere rendimenti dalla GenAI. Ben il 57% delle aziende di questo settore riporta risultati molto positivi dagli investimenti in AI generativa, superando tutti gli altri ambiti analizzati.
La chiave del successo risiede in un approccio altamente strategico: invece di limitarsi a soluzioni standard, queste imprese stanno attivamente personalizzando e sviluppando modelli linguistici proprietari (large language models, LLM) per rispondere alle proprie esigenze specifiche.
In particolare, il 71% delle aziende del settore utilizza la GenAI per generare nuovi contenuti, mentre il 57% la impiega per sistemi di cybersecurity automatizzati. I dirigenti di questo comparto vedono nell'AI uno strumento primario per l'innovazione e per ottenere insight strategici, concentrandosi sullo sviluppo di nuove capacità piuttosto che su semplici miglioramenti operativi.
Manifattura e costruzioni: efficienza e innovazione
Pur non raggiungendo i livelli di rendimento del settore informativo, l'industria manifatturiera e delle costruzioni dimostrano come la GenAI possa potenziare efficienza e innovazione anche in comparti tradizionalmente legati al lavoro manuale.
Il 56% delle aziende manifatturiere utilizza l'AI generativa per generare feedback sui processi produttivi. Entrambi i settori la impiegano inoltre per identificare comportamenti fraudolenti e incongruenze. Il 59% delle imprese manifatturiere e il 44% di quelle edili riportano che la GenAI contribuisce all'innovazione di prodotti o servizi.
Questi comparti stanno adottando l'AI generativa per compiti ad alto impatto, ottenendo rendimenti significativi quando le implementazioni sono allineate con le operazioni core del business.
Le sfide del retail nella personalizzazione
Il settore retail mostra un forte investimento nella GenAI, utilizzandola principalmente per chatbot rivolti ai clienti nel 71% dei casi. Questi sistemi automatizzati sono considerati vitali per gestire grandi volumi di interazioni con la clientela.
Tuttavia, il comparto retail si affida pesantemente a strumenti generici preesistenti: il 61% delle aziende utilizza solo modelli di base, limitando la possibilità di ottenere rendimenti più trasformativi. Al contrario, settori come quello dell'informazione e manifatturiero sono all'avanguardia nello sviluppo di soluzioni proprietarie, con rispettivamente il 70% e 69% delle imprese impegnate in questa direzione.
Mentre il 100% delle aziende retail utilizza AI conversazionale per scopi generici, il rapporto sottolinea la necessità di espandere l'uso oltre i semplici chatbot, verso applicazioni più personalizzate per massimizzare il potenziale della tecnologia.
In conclusione, il rapporto evidenzia come allineamento strategico, personalizzazione e focus su attività ad alto impatto siano gli ingredienti chiave per sfruttare appieno il potenziale della GenAI. Con un numero crescente di organizzazioni che pianificano di integrare completamente l'AI generativa, sarà cruciale abbinare gli aumenti di budget a innovazione ed efficienza per garantire i lsuccesso di queste iniziative tecnologiche.